GLI SCRITTORI NON DEVONO FARE NIENTE. 3 DOMANDE A FRANCESCO PICCOLO
Abbiamo fatto tre domande a Francesco Piccolo, e gliene avremmo fatte tante altre.
1. Era il 2007 quando scrivevi L’Italia Spensierata. Racconti di esserti mescolato ai fan di Baudo, sei andato sulle montagne russe, hai descritto il caos delle compere natalizie. Oggi quali sono “le cose che non faresti mai”?
Quelle cose le ho fatte un po’ per scrivere il libro un po’ per avere la scusa di farle. Perché a me piace farle quelle cose, perché ho voglia di mescolarmi, sono molto aperto su questo. È un piacere fare cose iperpop. E adesso? Adesso scriverei L’Italia Pensosa, farei il reportage da un festival di filosofia o di letteratura, e – come si chiama quella cosa di Renzi – ecco, dalla Leopolda.
2. E queste cose sono momenti trascurabili di felicità o di infelicità?
Non è tanto importante che siano momenti di felicità o infelicità.
I libri che ho scritto li ho scritti anche per rompere le differenze tra felicità e infelicità.
3. E poi volevamo chiederti: tu, come scrittore, vieni chiamato spesso a dire la tua in festival, convegni, e sei uno che non cerca l’applauso facile, sfuggi alla retorica nella quale spesso scadono gli intellettuali. Per te, che ruolo hanno, adesso gli intellettuali? E gli scrittori che possono fare?
Questa è una questione importante: gli scrittori non devono fare niente.
Se si caricano addosso il peso del mondo, l’unica certezza è che diventeranno pessimi scrittori. Un tempo esisteva una differenza tra “i discorsi da bus” e il pensiero intellettuale, ora non più. Ecco, gli scrittori, e gli intellettuali in genere, dovrebbero distinguerli, e così dire cose diverse dai “discorsi da bus”.
Francesco Piccolo ha scritto, tra gli altri, La separazione del maschio: matrimonio, paternità, tradimento, senso di colpa, sesso. Come tenerli insieme? Il desiderio di essere come tutti: che cosa fa di noi quello che siamo? E dal 20 novembre 2018 è in libreria con L’animale che mi porto dentro: di quante cose è fatto un uomo? Sono tutti pubblicati da Einaudi.
Foto di CMusacchio, Ianniello & Pasqualini