FOTOGRAMMI DAL TIBET
La sopravvivenza del monastero di Tashi Lhunpo è a rischio.
Costretti a lasciare la struttura originaria in Tibet, i monaci hanno ricostruito la loro residenza religiosa nel sud dell’India ma questo non vuol dire che siano salvi. Anche una tradizione può essere a rischio di estinzione. A Torino Spiritualità continua il tour di alcuni monaci che, con “il potere della compassione”, raccoglieranno fondi da destinare alla salvaguardia della loro esistenza. Ciò che danno in cambio è la fedele riproduzione di danze tradizionali, meditazioni e momenti di vita vissuta nel monastero.
Il richiamo non è in realtà riduttivo. Durante la performance un mistero scuote le coscienze degli astanti: che fine ha fatto il Panchen Lama?
Nel 1995 il Dalai Lama ha riconosciuto in un bambino nato in Tibet nel 1989 la reincarnazione del ‘Grande Erudito’. Dal 14 maggio di quello stesso anno non si sa più nulla del piccolo di 9 anni, né della sua famiglia. Il 24 Aprile del prossimo anno compirà 27 anni. Così le foto di uno spettacolo non fermano solo un immagine ma una cultura che scorre davanti ai nostri occhi con tutte le possibilità e le difficoltà che i nostri tempi offrono.
La danza del bufalo e del cervo.
Meditazione durante la quale i monaci sognano di essere in un cimitero e immaginano di tagliare simbolicamente parti del lor corpo per donarle al Buddha, in modo che li aiuti ad ottenere la vacuità che serve per arrivare al nirvana. Le piccole trombe utilizzate solo in questi momento sono ricavate da ossa di gambe umane.
Danza che invoca una divinità protettrice con cui i ballerini si identificano, incarnandone le due qualità opposte di pace (la maschera bianca) e di violenza (la maschera verde).
Carola Tirrito