ToSp2015_GLI INCONTRI FORTUITI
Di incontri fortuiti è costellata la nostra vita. Dietro alla meraviglia di queste occasioni si cela per caso una legge dominante? E quale posto ha la nostra volontà?
Quello che è certo è che l’incontro con l’altro ci cambia, muta la percezione che abbiamo di noi stessi e di ciò che ci circonda. Come dimostra il racconto di Fredrick Brown, La Sentinella, quando il lettore, dopo essersi immedesimato con il protagonista per tutto il brano, scopre infine che i nemici contro cui si stava combattendo “l’unica altra razza intelligente della galassia…crudeli schifosi, ripugnanti mostri” erano proprio i suoi simili, gli esseri umani, che visti da un’altra specie apparivano come “creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante e senza squame…”
L’incontro a volte ci sconvolge, sconvolge le nostre categorie e il nostro modi di vedere e interpretare il mondo, ma è talvolta quell’elemento che apre in noi delle strade e cambia la vita.
Come dimostra Massimo Recalcati anche «Un’ora di lezione può cambiare la vita». L’incontro con un insegnante, così come accade a volte con certi libri o certe opere d’arte, può essere decisivo, e dal momento in cui avviene, il mondo non è più come prima.
Ma un incontro, o anche solo un semplice avvenimento, è qualcosa di totalmente casuale?
Una ragazza, uscita da lavoro, prende la metropolitana. Subito dopo, quella stessa ragazza, per pochi secondi, non riesce a salire. Iniziano così due storie, due diversi destini di una stessa persona. Ecco che ci troviamo dentro Sliding Doors. Che cosa sarebbe successo se avesse preso quel treno? E se invece lo avesse perso? È stato il caso a cambiarle il destino, o era già scritto quello che sarebbe accaduto?
E la ragazza ha avuto un ruolo in tutto questo?
Forse sì.
Costanza Franceschini
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Chi ci può infatti assicurare con certezza che il nostro comportamento, o anche soltanto il nostro pensiero, non provochi inconsapevolmente delle catastrofi?