#ToSp2015_DUBITARE PER CREDERE
Eppure l’hai fatto poco meno di un Dio. Ma Dio esiste? E perché un dio? Ce n’è più di uno? E se c’è, siamo proprio sicuri che gli uomini siano così importanti per Dio? Gherardo Colombo ci parla del dubbio e ci riempie di dubbi. Ma è giusto così, perché il dubbio è la condizione essenziale per porsi domande e cercare risposte.
Dubitare significa immaginare delle alternative possibili a quelle che sembrano evidenti.
Oggi abbiamo una serie quasi infinita di certezze e nessuno stimolo a metterle in dubbio. L’apparenza ci allontana dalla realtà. Invece il dubbio vivifica, ci permette di orientarci e indirizzarci. Anche nella fede.
Una fede senza dubbi è cieca e non porta da nessuna parte. Come si può andare avanti nel cammino spirituale e interiore senza avere dei dubbi?
Siamo abituati ad avere paura del dubbio, a viverlo come una debolezza, un’incertezza. Ma la condizione umana non è comunque costantemente immersa nell’incertezza? Oltretutto, è più facile sbagliare quando si è sicuri della scelta giusta piuttosto che quando si è nel dubbio. Perché il dubbio, la riflessione, la ricerca, tutto questo rimuginamento e sconvolgimento interiore ci smuove e ci avvicina alla verità, anche a quella con la V maiuscola.
E se alla fine di questo post vi sentite molto dubbiosi, tutto bene! “Il dubbio cresce con la conoscenza” dice Goethe. Quindi siete un passo avanti.
Marta Marzola