SERIE TV E LETTERATURA (LE ANATRE DI HOLDEN)

Ma dove andranno a dormire le anatre di Central Park durante l’inverno?
Se lo domanda il giovane Holden, seduto su una panchina. La risposta l’ha data Gabriele Romagnoli: nella piscina di Tony Soprano, ecco dove vanno le anatre di Central Park. E succede nel primo episodio. È un modo per dire che la grande letteratura è migrata da qualche altra parte, ovvero dentro le serie tv.

Perché, scrive Francesco Pacifico:

La grande forza delle serie tv, per come si sta sviluppando oggi, sta nel lavoro di squadra degli autori, che, nei casi migliori, fornisce allo spettatore due grandi gioie: una narrazione complessa quanto a gestione dei fatti, delle informazioni, delle sottotrame; e una autentica eterogeneità e polifonia di personaggi, nati e sviluppati da sensibilità diverse che si fondono nella sceneggiatura.

Questo non significa che il romanzo sia morto, no. Significa che il romanziere di oggi si trova a confrontarsi con la potenza della serialità. Infatti, oltre al citato indimenticabile Tony, protagonista dei Sopranos, ci sono grandissimi capolavori. Basta scaricarli, o vederseli in streaming: Six Feet Under, Mad Men, The Wire, Breaking Bad, per citarne proprio una manciata. E poi, sì, ci sono anche i cofanetti.

Guardare una serie tv adesso è diverso da pochi anni fa. Non dobbiamo più aspettare “il prossimo episodio”, possiamo anche scegliere di dedicarci un bel fine settimana piovoso, dalla mattina alla sera. O l’estate, “volendo o dovendo passare le giornate chiusi in casa”. Una puntata dopo l’altra, con l’angoscia del senso di vuoto che si prova alla fine, perché sì, le serie finiscono.

Guardare una serie tv non è leggere un romanzo. Leggere è più difficile. Leggere è ricostruire con il pensiero volti, ambientazioni, e naturalmente architetture narrative più o meno complesse. Se sono complesse è più bello. Nelle serie tv è tutto lì. Pensiamo come risulterebbe sulla pagina la trasformazione di Walter White in Heisenberg. Ecco. Sullo schermo basta quel cappellino ed è fatta.

Ma le serie tv riescono a parlare in modo preciso e potente dell’oggi, come non sempre i romanzi riescono a fare. Certo se il romanziere si deve confrontare con le serie tv e la loro carica narrativa, è perché le serie tv sono ricolme di citazioni attinte dalla letteratura, hanno strutture narrative “rubate” e si rifanno alle forme di racconto più antiche. Di questo e altro si parla al gruppo di lettura THE NEXT EPISODE con Matteo Pollone, tutti i mercoledì sera al Circolo, dalle 19 alle 20STAY TUNED!
Tutti abbiamo bisogno di storie, a quanto pare.