THIS IS ENGLAND. ORIENTARSI NELLA CULTURA INGLESE TRA LETTERATURA E MUSICA
This is England / This is how we feel. Lo cantavano i CLASH ed è l’ultima loro grande canzone, parola di Joe Strummer. Era il 1985.
È un elenco dei problemi dell’Inghilterra durante l’amministrazione Thatcher: la violenza nelle città, alienazione, la vita nelle case popolari, il razzismo, la corruzione nella polizia. I CLASH hanno suonato dal 1976 al 1986, e – cavalcando l’onda punk – hanno attraversato dieci anni della storia d’Inghilterra. E ne hanno raccontato la cultura, e la politica. Questa è una piccola playlist di quattro canzoni, politiche a modo loro, che parlano della società inglese dagli anni’80 ai 2000.
1. Billy Bragg, New England (1983)
“I’m not looking to change the world / I’m not looking for a new England / I’m just looking for another girl”.
https://www.youtube.com/watch?v=aCfRcgoPxTw&feature=youtu.be
2. Carter USM, The Only Living Boy in New Cross (1992)
“Hello, god evening, welcome to nothing much”.
3. MORRISSEY – The National Front Disco (1992)
“England for the English”.
4. Gene, As Good As It Gets (1999)
“So get out the way / People have to work / Not wallow in the dirt”.
Con Giuseppe Culicchia attraversiamo la storia d’Inghilterra con otto fondamentali libri, accompagnati da musica. Lo facciamo al Circolo, la mappa è questa:
1. Joseph Conrad, Cuore di tenebra (1899)
Il colonialismo, l’imperialismo, l’avidità senza confini, capace di trasformare uomini civilizzati in mostri sanguinari: nel romanzo di Conrad, viaggio nel cuore dell’Africa nera e nelle tenebre dell’essere umano, la prima lucida critica dell’Occidente.
2. Aldous Huxley, Il mondo nuovo (1932)
“Un edificio grigio e pesante di soli trentaquattro piani. Sopra l’entrata principale le parole: Centro di incubazione e di condizionamento di Londra Centrale e in uno stemma il motto dello Stato Mondiale: Comunità, Identità, Stabilità.” Questo l’incipit del romanzo distopico di Huxley, che parla di eugenetica e controllo mentale per creare una nuova società.
3. George Orwell, 1984 (1949)
In un futuro distopico, tre grandi superpotenze sono impegnate in una guerra interminabile. Tema del libro è il controllo sociale, incarnato dal Grande Fratello, l’uomo a capo del Partito unico che tutti guarda dai manifesti e dagli schermi televisivi ma che nessuno ha mai visto di persona. Un romanzo premonitore.
4. William Golding, Il signore delle mosche (1954)
In seguito a un incidente aereo, un gruppo di studenti si trova a vivere isolato dal resto del mondo in guerra in un luogo paradisiaco. Ma il tentativo di dare vita a una società organizzata da parte di questi ragazzi di buona famiglia sfocia in un incubo che mette a nudo paure ancestrali, trasformando i protagonisti in selvaggi.
5. Anthony Burgess, Arancia Meccanica (1962)
L’anti-eroe Alex, il drugo che con i suoi compagni di scorrerie si diverte passando le serate a commettere crimini ultra-violenti, poi trasformato in cavia dallo Stato, che a sua volta esercita su di lui la violenza trasformandolo in una sorta di giocattolo meccanico, mentre la linea di confine tra Bene e Male diventa sempre più incerta.
6. Ian McEwan, Il giardino di cemento (1978)
La storia dei quattro bambini rimasti orfani che decidono di non rivelare la morte dei genitori per non finire in orfanotrofio. Sesso, morte, perversioni: questi i temi del romanzo che ha segnato l’esordio di Jan McEwan, autore che si è subito imposto per lo stile della sua scrittura.
7. Jonathan Coe, La famiglia Winshaw (1994)
Nella storia di una famiglia upper-class si riflette la concezione del mondo delle classi al potere nell’Inghilterra di Margareth Thatcher, in cui le privatizzazioni e il libero mercato aumentano il divario tra ricchi e poveri, secondo un modello poi ripreso dallo stesso Premier laburista Tony Blair.
8. Irvine Welsh, Il lercio (1998)
Considerato da molti il capolavoro di Irvine Welsh, cantore della cosiddetta “generazione chimica”, romanzo a un tempo comicissimo e brutale, è una satira feroce della contemporaneità e dei suoi modelli culturali: Bruce Robertson, sergente della polizia di Edimburgo ma anche drogato, alcolista, stupratore, incarna il male assoluto ma è un “vincente”. Per essere ritenuti tali, del resto, non bisogna farsi alcuno scrupolo.
THIS IS ENGLAND.