DA ALCIDE PIERANTOZZI A WES ANDERSON, L’ITALIA A PIEDI E ALTRI RICORDI DI VIAGGIO

È un fatto piuttosto frequente che un camminatore desideri accorciare il percorso. Non fatelo. Da questo viaggio ho imparato che ogni decisione presa per arrivare prima vi farà solo arrivare più tardi.

Lo dice Alcide Pierantozzi, il giovane scrittore che, insieme a un gruppo di amici, ha percorso la via Francigena a piedi. Partenza: Milano, arrivo: Bari. Il libro che è nato dal viaggio non è un diario né una guida alternativa, è il resoconto sentimentale di tutti gli incontri fatti, quelli nuovi, lungo il cammino. E anche di tutto ciò che nasce, tra amici, quando si sta insieme e si percorrono strade che, alla fine, ci riportano a noi stessi.

RICORDO 1. Miles e Jack prendono la vecchia Saab rossa e si dirigono verso i vigneti della California.
È Sideways di Alexander Payne. Jack sta per sposarsi, quel viaggio con l’amico è il suo addio al celibato.
Miles è depresso, Victoria l’ha lasciato – sono passati due anni, a dire il vero – e vuole solo bere ottimi vini, gustare buone cene e dedicarsi al golf. Jack no, è alla ricerca di un’avventura pre-matrimoniale. Alla fine entrambi si innamorano: Jack capisce che solo la sua futura sposa è la donna giusta, Miles ritorna alla sua vita un po’ squallida e triste, ma con il pensiero di Maya. Malinconia, solitudini, aspirazioni, leggerezza: in questo film si parla di due uomini normali che si mettono in viaggio, e la loro storia diventa magica.

In viaggio con Alcide, tre attori, il fondatore di un social network, una curatrice e storica dell’arte.
Quali sono i confini del nostro paese? Quelli più mentali che reali. 1200 km di viaggio e 43 tappe: la compagnia ha attraversato montagne, ha camminato su pianure, superato fiumi e laghi, conosciuto città e paesi, tra campi coltivati e periferie industriali. Il passo del camminatore è autentico, come i dialoghi che sono nati nel viaggio. Quelli con contadini e gente dei luoghi, per esplorare i confini linguistici e culturali, del territorio e di se stessi.

RICORDO 2. I fratelli Whitman salgono alla spicciolata sul Darjeeling Limited. Sono in tre. Hanno un mucchio di valigie, come un fardello da portarsi dietro per tutto il viaggio. Peter, Jack e Francis sono fragili e vulnerabili, tipici personaggi da Wes Anderson, ognuno con le sue manie e fissazioni. Sono immaturi, aristocratici e dispettosi. Sono romantici.
Rimasti orfani di padre, devono fare i conti con il presente, cercando un dialogo con la madre che li ha lasciati per diventare una suora attivista, proprio in India. Devono elaborare il lutto e crescere, il viaggio servirà proprio a quello.
E infatti, proprio nel finale, quel tutte quelle valigie le lasciano a terra, possono fare a meno di quel fardello di ricordi e continuare a vivere nel presente.

Il viaggio di Alcide e compagni è stato condiviso in tempo reale sui social network, e la regista Monica Strambrini ha filmato il gruppo per realizzare un documentario.
Di Tutte le strade portano a noi si è parlato molto, e spesso e volentieri il suo autore ne ha letto brani durante le cenette di mezzanotte: “il club dello spaghettino”, ne ha scritto Luca Mastrantonio.

Alcide Pierantozzi è al Circolo con Pietro Negri Scaglione, giovedì 22 ottobre, ore 18.30. 


Playlist per partire: 

Space Oddity – David Bowie
Amazing journey – The Who
Strade – Subsonica
Road Trippin’ – Red Hot Chili Peppers
California – Phantom Planet
(Get your kinks on) Route 66 – Nat King Cole
Paradise City – Guns’n’Roses
Sweet Home Alabama – Lynyrd Skynyrd
Around the World – Daft Punk
Blizkrieg Bop – The Ramones