STORIE DA RACCONTARE E DA TRAMANDARE. IL PREMIO SINBAD E I SUOI VINCITORI, MIRIAM TOEWS E TOMMASO PINCIO
Ogni viaggio comincia con un vagheggiamento, scrive Giorgio Manganelli,
così come l’attimo prima di cominciare un libro è pieno di vagheggiamenti, di aspettative e attese, di desideri.
I logo dei Premio Sinbad è un veliero stilizzato. Sinbad è il marinaio della leggenda, che, viaggiando, incontra mostri e attraversa luoghi magici. Le fantastiche avventure di Sinbad sono le nostre, di noi lettori.
Il Premio Sinbad è il premio degli editori indipendenti e nasce in una città di mare, Bari.
Gli editori indipendenti sono Elliot, minimum fax, nottetempo, La nuova frontiera, Il Saggiatore, Iperborea, 66thand2nd e Besa Editrice. Nasce in Puglia per “sperimentare nuovi percorsi culturali”, per rivolgere lo sguardo lontano e cercare “voci, testimonianze, storie da raccontare e da tramandare”. Per nutrire “la nostra libertà di pensiero e di scelta”.
La giuria che ha deciso i vincitori è composta da: tre biblioteche, una di Roma, una di Lecce, una di Mantova, tre blog letterari, BookFool di Laura Pezzino, Tazzina-di-caffè di Noemi Cuffia, Tempoxme di Giuditta Casale, tre circoli di lettura, il Circolo dei lettori, Presidi del libro, @TwoReaders e tre librerie, la Dickens di Taranto, la Marco Polo di Venezia e Il pensiero meridiano di Tropea.
E chi ha vinto?
In concorso c’erano tanti bei libri.
E tra questi il Premio Sinbad è andato a
Miriam Toews con I miei piccoli dispiaceri e
a Tommaso Pincio, con il suo Panorama.
I miei piccoli dispiaceri è un libro Marcos y Marcos che “miscela lacrime e risate i un magico elisir che pare l’essenza stessa della vita” (The Washington Post). Si tratta “innanzitutto la storia d’amore tra due sorelle, Elf e Yoli Von Riesen, di Winnipeg, capoluogo del Manitoba, provincia del Canada occidentale. Elf è una pianista di talento e di successo, riconosciuta in tutto il mondo, colta, appuntita, fragile e intuitiva, maledettamente intelligente” (Andrea Cirolla, minima et moralia).
Ecco un estratto (pag. 125):
Mia madre è seduta sulla sedia squarciata arancione e io sul bordo del letto. Elf è sdraiata e sorride, i punti si sono riassorbiti, si è sciacquata la faccia e spazzolata i capelli. Secondo Janice c’è stato un cambiamento. Ci dice che quel mattino ha avuto una lunga conversazione con Elf, e che dà segni di miglioramento e Janice dice che Elf ha fatto colazione e ha preso le pastiglie. Di fronte a questa piccola vittoria mia madre un tempo si sarebbe rallegrata, ma oggi annuisce e dice mmm, quindi fa quello che le dicono di fare. So bene che questo non la soddisfa: mia madre crede nella lotta, nelle scintille e nel pugilato, non nella mite subordinazione.
Di Panorama abbiamo parlato qui. NNE è l’editore. Il romanzo è la storia di Ottavio Tondi e Ligeia Tissot. Ma soprattutto di Ottavio Tondi, ma soprattutto di Ligeia Tissot. Del loro incontro, che avviene esclusivamente su un social network, Panorama, l’incontro tra un lettore totale e una ragazza perturbante. Di seguito un estratto (pag. 161-162):
Stavolta Tondi dovette prestare maggiore attenzione. Vide quel nome insolito, Ligeia Tissot, e l’immagine che l’accompagnava, il volto di una ragazza poco più che ventenne, capelli neri, l’aria nervosa e altera. Passò quindi a guardare cosa avesse offerto alla vista e vide per la prima volta il suo letto vuoto e disfatto, gli oggetti che spuntavano dal viluppo di coperte e lenzuola. Ebbe voglia di replicare, dirle che sì, che si trattava proprio di Kafka, e che quelle del giorno prima erano proprio parole di Stendhal. Ma si era dato regole precise e, per meglio reprimere l’impulso, si face una canna e tornò a osservare il letto e le cose che lo popolavano, una bottiglia di birra vuota, un reggiseno azzurro, un’edizione di Clarissa di Samuel Richardson in tre volumi che possedeva anche lui, una spazzola per capelli, un paio di jeans, un posacenere sporco con quella che aveva tutta l’aria di essere una canna fumata a metà. Il giorno intero se ne andò in quel modo.
Dalla pagina Facebook del Premio Sinbad:
Tommaso Pincio con Panorama, vincitore narrativa italiana
Miriam Toews con I miei piccoli dispiaceri, vincitore narrativa straniera