LA LIBRERIA DI DON DRAPER. 11 CONSIGLI DI LETTURA DEL PROTAGONISTA DI MAD MEN
Rory Gilmore di Una mamma per amica non è la sola lettrice forte delle serie tv.
La New York Public Library ha redatto la lista dei romanzi citati nella mitica serie MAD MEN, sì perché i personaggi non bevono solo ottimi cocktail, non solo si vestono benissimo e inventano campagne pubblicitarie di grande successo, ma trovano anche tempo per leggere, tra un affare illecito e l’altro, una sigaretta e l’altra. E leggono parecchio.
Ok, nessuno può battere Rory, lei i libri ne ha letti più i 400.
Però Don Draper ha fatto il suo, e i libri che ha letto sono decisamente perfetti e danno ancor più spessore al personaggio già complesso e affascinante. E infatti proprio su Time Magazine è stato scritto: “If The Sopranos aspired to the level of movies, Mad Men aspired to the level of literature”. Dunque, se I Soprano aspiravano a raggiungere il livello dei film, Mad Men ha puntato direttamente a diventare letteratura. E proprio Don Draper è stato paragonato a Dorian Gray, perché “the outside looks great. The inside is rotten”, bellissimo fuori, marcio dentro.
Veniamo alla libreria di Don Draper:
1. EXODUS di Leon Uris
Romanzo scritto nel 1958, descrive la nascita dello Stato di Israele. Il titolo deriva dal nome della nave che nel 1947 portava in Israele un numeroso gruppo di immigranti.
2. THE BEST OF EVERYTHING di Rona Jaffe
Scandaloso ed emozionante romanzo del 1958, parla di un gruppo di giovani donne, del loro lavoro, ufficio, relazioni, fidanzamenti rotti, politica, piccoli appartamenti, capi lascivi, batticuori, amicizia, è pubblicato da Penguin Modern Classics.
3. MEDITATIONS IN AN EMERGENCY di Frank O’Hara
O’Hara è stato uno dei più grandi poeti del Novecento, caposaldo del New American Poetry. C’è un articolo che spiega quanto questo libro dica moltissimo del carattere di Don Draper.
4. L’URLO E IL FURORE di William Faulkner
Il 1929, passato alla storia come l’anno del crollo di Wall Street che segnò l’inizio della Grande Depressione, è un anno fondamentale anche per la letteratura americana. Faulkner dà voce barocca a tutte le ossessioni e i fanatismi di quel Sud di cui pativa l’interminabile decadenza, incominciata con la sconfitta nella guerra civile. La mitica contea di Oxford diventa il teatro di un insanabile conflitto tra bianchi e neri, bene e male, passato e presente. Il romanzo è un complesso poema sinfonico in 4 tempi, che scandiscono le sventure di una famiglia del profondo Sud.
5. THE CHRYSANTHEMUM AND THE SWORD by Ruth Benedict
Un classico dell’antropologia culturale, questo libro esplora la vita politica, religiosa ed economica del Giappone a partire dal VII secolo fino alla metà del XX, a partire dalla vita quotidiana di una famiglia.
6. LA SPIA CHE VENNE DAL FREDDO di John Le Carré
Un’intricata rete di inganni attorno alla quale ruotano i grandi giocatori degli intrighi della guerra fredda, fino a rendere la storia appassionante e coinvolgente, in una situazione in cui tutti sembrano essere il contrario di ciò che sono.
7. L’UOMO DI KIEV di Bernard Malamud
Ricostruzione di una storia accaduta davvero nel 1913, quando un uomo chiamato Menahem Mendel Beilis venne imprigionato ingiustamente nella Russia zarista con l’accusa di aver ucciso un ragazzo di 13 anni per motivi rituali legati alla Pasqua ebraica.
8. ODDS AGAINST di Dick Francis
Il fantino Sid Halley è caduto, niente più corse di cavalli. Ha una mano paralizzata e il cuore spezzato, è disperatamente alla ricerca di un nuovo lavoro. E così diventa investigatore privato.
9. INFERNO di Dante Alighieri
Non servono spiegazioni, basta l’immagine:
10. THE LAST PICTURE SHOW di Larry McMurtry
Uno dei membri della New Hollywood, e in quanto tale anche lui influenzato dalla critica militante della Nouvelle Vague, Bogdanovich nel 1971 scrive – insieme all’autore del libro omononimo Larry McMurtry – dirige e cura il montaggio di The Last Picture Show, film che lo consacrerà tra le stelle di Hollywood, nella storia del cinema mondiale.
11. LAMENTO DI PORTNOY di Philip Roth
Alex Portnoy ha trentrè anni ed è commissario aggiunto della Commissione per lo sviluppo delle risorse umane del Comune di New York. Nel lavoro è abile, intransigente, stimato. Il libro riporta il monologo di Alex che, dall’analista ripercorre la sua vita per capire perché è travolto dai desideri che ripugnano alla “mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri”.