CIAO PROFESSORE. LUCA BEATRICE RICORDA GIANNI RONDOLINO

Gianni Rondolino rimanda ai miei vent’anni, di quando ero studente a Palazzo Nuovo iscritto a Lettere tra lo sconforto dei miei genitori che mi avrebbero voluto almeno avvocato. Storia e critica del cinema la ricordo bene in quell’aula stipata di ragazze e ragazzi e il primo corso su Jean Luc Godard, quindi due strepitose annualità sui film americani classici. Rondolino spiegava, ragionava, coglieva la sintassi, ci insegnava a capire la struttura del cinema, non solo seguire la trama. Ma ci diceva sempre che i film andavano innanzitutto visti: prima indispensabile tappa iscriversi al Movie Club di via Principe Amedeo, in una cantina fumosa e caldissima, dove i compagni di visione si chiamavano Mimmo Calopresti e Steve Della Casa, Enrico Verra e Guido Chiesa, Giulia D’Agnolo e Daniela Giuffrida, mentre alla cassa spesso ci trovavo una collega che vedevo frequentare le mie stesse lezioni, Antonella Parigi.


Erano gli anni ’80 e Torino non era come adesso, le occasioni di confronto culturali ridotte al minimo, eppure io li rimpiango quei tempi che credo siano stati l’incubatrice di tutto quello che è accaduto dopo. C’era uno spirito indipendente che oggi sembra lontanissimo, e va detto che molte di quelle esperienze sono nate in un’aula universitaria grazie a docenti che ritenevano l’insegnamento una necessità civile, innanzitutto.


Mi sono laureato con Gianni Rondolino nel 1986, la mia tesi era sul western all’italiana, argomento che forse non lo appassionava eppure lo incuriosiva. Poi la vita mi ha portato ad occuparmi di altro e del cinema sono rimasto soprattutto inguaribile spettatore. Lui mi ha insegnato un metodo di studio e gliene sono davvero grato e ogni volta che mi preparo a tenere una lezione ai miei allievi penso che se un po’ mi apprezzano e perché ho avuto la fortuna di incontrare insegnanti appassionati come lui.


Sono quei regali dell’esistenza, quelle circostanze fortunate, che ti devono far riflettere. Portarsi in dote dei maestri è comunque sempre un privilegio.

Ciao professore e grazie di tutto.
Luca Beatrice


Gianni Rondolino è stato critico, studioso, scrittore. Autore di molti saggi sul cinema, ha insegnato Storia e Critica del Cinema all’Università di Torino e ha fondato nel 1981 il Festival Cinema Giovani, poi diventato Torino Film Festival. La sua  Storia del cinema di 800 pagine è il testo  fondamentale per molte generazioni di studenti.