SUSAN SONTAG, SIMONE WEIL E MARTHA NUSSBAUM. 3 CONSIGLI PER QUEST’ANNO (E PER SEMPRE)

1. Susan Sontag: presta attenzione al mondo

Essere un essere umano morale significa sentirsi obbligati ad avere un certo tipo di attenzione“, sostiene Susan Sontag. Vuol dire essere generosi verso l’altro e considerarlo sempre, certo per capirlo e soprattutto per averne cura. L’empatia e il confronto sono gli ingredienti fondamentali per stare nel mondo.

Portrait of American author and critic Susan Sontag (1933 - 2004), wearing a striped shirt, sits on a leather chair in her short in front of shelves holding her record collection, January 20, 1989. (Photo by Edward Hausner/New York Times Co./Getty Images)

Portrait of American author and critic Susan Sontag (1933 - 2004), wearing a striped shirt, sits on a leather chair in her short in front of shelves holding her record collection, January 20, 1989. (Photo by Edward Hausner/New York Times Co./Getty Images)


2. Simone Weil: usa anche la tua sofferenza

“Tre volte felice colui che è stato posto una volta nella direzione giusta. Gli altri si agitano nel sonno. Colui che procede nella giusta direzione è libero da ogni male”. Perché il male esiste e non lascia indifferenti, conoscerlo e analizzarlo, fa sì che scopriamo, in fondo a noi, gli strumenti inesauribili per affrontare il dolore e per metterci nella direzione giusta.

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3. Martha Nussbaum: ascolta l’intelligenza delle tue emozioni

Le emozioni – come compassione, paura, dolore, amore – sono al centro della vita individuale ma anche delle relazioni sociali. Non si tratta di venti irrazionali anche se spesso sembrano incontrollabili, possiedono invece un contenuto cognitivo. Non ci si deve liberare delle emozioni per capire il mondo, anzi, le emozioni ci pervadono e sono il pensiero.

 

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