TI MERITI UN AMORE CHE TI VOGLIA SPETTINATA. FRIDA KAHLO PARLA D’AMORE CON PAROLE E PITTURA

“La mia notte è come un grande cuore che pulsa. Sono le tre e trenta del mattino. La mia notte è senza luna. La mia notte ha grandi occhi che guardano fissi una luce grigia che filtra dalle finestre. La mia notte piange e il cuscino diventa umido e freddo. La mia notte è lunga e sembra tesa verso una fine incerta. La mia notte mi precipita nella tua assenza. Ti cerco, cerco il tuo corpo immenso vicino al mio, il tuo respiro, il tuo odore. La mia notte mi risponde: vuoto; la mia notte mi dà freddo e solitudine. Cerco un punto di contatto: la tua pelle. Dove sei? Dove sei?”

Questa è Frida Kahlo. Tiene la penna in mano e scrive una lettera al suo innamorato, Diego Rivera.
La loro fu una storia d’amore tormentata e all’epoca discussa, fatta di tradimenti, ripensamenti, omissioni, tragiche scoperte. Si sposarono, divorziarono, si sposarono di nuovo. Entrambi ebbero numerosi amanti, Frida il rivoluzionario russo Trockij e il poeta André Breton, e forse Tina Modotti. Diego addirittura la sorella di Frida. Si sposano la prima volta nel 1929 – e lui, già affermato artista del movimento muralista messicano, era già al terzo matrimonio. La carriera di lei era in ascesa, in quel momento.

In questo autoritratto del 1943, Autoritratto come Tehuana, (o Diego nei miei pensieri), Frida si raffigura con il copricapo tradizionale delle donne Tehuantepec, che a lui piaceva molto, e attraverso il quale dichiara di appartenere a un mondo femminile autonomo e matriarcale. Sulla sua fronte, al centro, tra fiori e foglie e fili bianchi, compare in piccolo proprio Rivera, il “Diego nei miei pensieri”, con cui si è sposata da poco per la seconda volta.

AUTORITRATTO-COME-TEHUANA-O-DIEGO-NEI-MIEI-PENSIERI-1943

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Il pensiero di Diego, dell’amore cieco che Frida ha provato per lui, è fisso. Un amore cieco e ossessivo. Ma quanti nomi porta con sé l’amore? Nomi di donna e di uomo, di attese, di terre lontane, di corpi, di sogni e di illusioni. A volte sono nomi che fendono i ricordi più di un coltello, altre sono nomi che ci fanno trasalire senza apparente motivo. Al Circolo, da venerdì 12 a domenica 14 febbraio 2016 ci sarà un festival dedicato proprio all’amore.

Questa una poesia di Frida Kahlo.

 

Ti meriti un amore che ti voglia
spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno
alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non tilasciano dormire.

Ti meriti un amore che ti facciasentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo
quando cammina accanto a te,
che senta che i tuoi abbracci sono
perfetti per la sua pelle.

Ti meriti un amore che voglia ballare
con te, che trovi il paradiso ogni volta che
guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le
tue espressioni.

Ti meriti un amore che ti ascolti
quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.

Ti meriti un amore che ti spazzi via le
bugie
che ti porti il sogno,
il caffè
e la poesia.