I BIKERS CITTADINI E CHI CON LA BICICLETTA CI GIRA IL MONDO
Esiste una guida illustrata dei icikers cittadini.
L’ha disegnata Kurt McRobert, artista di St. Petersburg, Florida, che lavora per il The New York Times, New York Magazine e lavorava per Grantland. Sono tipi umani di New York, ma uguali li troviamo anche nelle nostre strade. E tu che biker sei?
C’è il citybike, quello che si abbandona alla bici cittadina, per esempio il Velib di Parigi e il [TO]BIKE di Torino. Sono businessman, coppie, studenti, che fanno prima ad arrivare dove devono andare dei taxi.
C’è la ragazza di Manhattan, che nella guida di McRobert, si mostra nelle strade di Soho. Sempre impeccabile, anche quando c’è il vento. E non saprai mai perché non parla con te.
The commuter è il pendolare. Quello con la bici che si chiude e diventa una valigia. Di solito possiede l’ultimo modello, se la porta sul treno e poi in ufficio.
Nella guida dell’artista, il ragazzo con la BMX, lo si trova a Union Square. Quando non pedala, beve soda e scrive al cellulare. La Bmx è una bici degli anni ’70, ma è negli anni ’80 che trova la sua gloria, diventando anche una disciplina sportiva.
Lui è il ciclista che non ha tempo per le sciocchezze. Con la bici ci lavora.
Il ciclista HIPSTER non lo vedrai mai con il caschetto protettivo, perché altrimenti i capelli si schiacciano. Lo si vede di più camminare portando la bici a mano che pedalare davvero. Molto spesso fuma e parla con il vivavoce dell’iPhone.
I ciclisti di questo tipo sono quelli tipici che si fermano in mezzo alla strada per scattare foto panoramiche. Immobili, ti impediscono di passare. Sorridono spesso e procedono molto lenti per ammirare il paesaggio.
I guerrieri del week end vanno a coppie, esplorano panorami urbani che trovano belli, periferie e parchi, e li trovano bellissimi.
… e poi ci sono quelli a cui hanno rubato la bici.
C’è una bikers che non rientra in nessuna categoria, e che supera i confini delle città per fare cose straordinarie, si chiama Paola Gianotti.
Paola Gianotti ha deciso di girare il mondo in bicicletta e la sua storia la scrive anche con i numeri: 675.000 calorie 536 panini 270 barrette di cioccolata 1 alluvione 1 tsunami 1 terremoto 3 deserti attraversati 1 multa per divieto di transito 32 forature 405 banane 935 borracce 24 dogane 25 paesi attraversati 12 caschi rotti 1 vertebra rotta 22 divise usate 14 km in autostrada 110 giorni di vento 16 attacchi da cani randagi 25 statue di Buddha incrociate. E 144 sono i giorni che le sono serviti per compiere l’impresa che sognava fin da bambina.
Il 16 gennaio è partita di nuovo: l’impresa stavolta è pedalare fino a Oslo e portare la candidatura della bicicletta al prossimo Nobel per la Pace. I compagni di viaggio sono Radio2 e Caterpillar e gli ascoltatori. Ed è arrivata ieri! Missione compiuta.
Il 19 febbraio, Gianotti è a Novara, nell’ambito del gruppo di lettura Storie di sport che inizia oggi con ospite Gian Paolo Ormezzano e il suo libro I cantaglorie, uscito per 66thand2nd.