LA CASA DI ALBERTO MORAVIA

Si trova in Lungotevere della Vittoria numero 1, nel tratto che collega piazzale Maresciallo Giardino a piazza del Fante a Roma, nel quartiere Della Vittoria. È la casa di Alberto Moravia, un appartamento all’ultimo piano, dove lo scrittore abitò dal 1963 al 1990, anno della morte.

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La casa è mantenuta inalterata. Sul divano ci sono i cuscini, nelle librerie tutti i volumi appartenuti a Moravia, e la sua macchina da scrivere, nello studio. La casa di Moravia è arredata in modo moderno ma sobrio, appesi ai muri ci sono numerose opere d’arte, donate dagli amici artisti, sugli scaffali si ritrovano tanti oggetti, memoria di viaggi in Africa e Oriente.

Nel 1962, Alberto Moravia si separa da Elsa Morante e va a vivere con la nuova compagna, Dacia Maraini. Nel frattempo, da Agostino, viene tratto un film, e nel 1963 anche il suo romanzo Il disprezzo diventa un altro film, con la regia di Jean-Luc Godard. Poi sarà la volta di La noia e di Gli Indifferenti.

Lo studio di Moravia

 

Nell’ingresso, il visitatore è accolto da un dipinto di Mario Schifano dal titolo Estate ’65.
In soggiorno, il ritratto di Renato GuttusoRitratto Moravia con maglione rosso.


 

Mario Schifano

Mario Schifano


 

Renato Guttuso

Renato Guttuso


 

Moravia viaggiò molto. Fu corrispondente in Cina, Giappone e Corea, e i suoi articoli verranno raccolti nel 1968 nel volume La rivoluzione culturale in Cina. Nel 1972 era in Africa. La sua attività di giornalista culturale continuò a lungo, collaborò attivamente con Il Corriere della sera. Nel 1978 esce il romanzo al quale ha lavorato per molti anni, si intitola La vita interiore. Andò anche a Mosca a metà degli anni Ottanta, e a Hiroshima nel 1982 per compiere inchieste sull’uso della bomba atomica e sugli effetti.

Proprio nella casa di Lungotevere della Vittoria, Alberto Moravia fu trovato morto, nel 1990.
È sepolto nel cimitero del Verano.

 

Nella Casa Museo, inoltre, dal 1991 ha la sua sede l’Associazione Fondo Alberto Moravia costituita per iniziativa delle sorelle dello scrittore Elena Pincherle Cimino e Adriana Pincherle, delle eredi Carmen Llera e Dacia Maraini e di alcuni amici di Moravia, allo scopo di creare un Centro Studi per la ricerca e lo studio della sua opera. I  molti materiali che costituiscono il ricco archivio, riordinati e catalogati, sono a disposizione di ricercatori e studiosi che possono accedervi su appuntamento. Numerose sono, inoltre, le attività e le iniziative culturali promosse dall’Associazione: incontri, mostre, convegni internazionali, dibattiti, progetti editoriali e filmici che mantengono vivo l’interesse per lo scrittore e il suo lavoro. (fonte)

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