COSA FA HARUKI MURAKAMI TUTTO IL GIORNO?

Facile credere che i grandi romanzi nascano solo dall’ispirazione e da un’illuminazione fortunata. Non è così. Chissà quanti di noi, non mettendo davvero a frutto il proprio potenziale, non riescono a realizzare quel qualcosa che è tanto urgente quanto richiede uno sforzo, una fatica.

Già, ma come si fa?
Come si tira fuori tutto quel potenziale?

Forse il miglior modo è disporre al massimo della propria giornata, ottimizzare la propria routine.
I grandi scrittori sono anche quelli che riescono ad essere padroni del proprio tempo. Possiedono una volontà incredibile. E così sanno mettere a frutto quella cosa indispensabile che è l’ispirazione.

In un’intervista del 2004 Haruki Murakami ha parlato delle sue abitudini, quelle pratiche e quelle mentali.
Haruki Murakami si alza alle 4.00 del mattino e lavora per cinque o sei ore.
Nel pomeriggio corre per dieci chilometri, o nuota per millecinquecento metri (o entrambe le cose).
Ascolta musica. Va a letto alle 21.


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Questa routine la ripete ogni giorno, senza variazioni.
La ripetizione stessa, ha raccontato, diventa la cosa più importante.
Come una forma di mesmerismo per raggiungere il più profondo e giusto stato d’animo.

Queste giornate, così uguali, si ripetono, mentre lavora a un romanzo, per mesi, e ciò richiede di certo una buona quantità di forza mentale e fisica. Dice Murakami che scrivere un romanzo è come formarsi per la sopravvivenza: la forza fisica è necessaria quanto la sensibilità artistica.


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Di più sulla scrivania di Murakami qui
E se vuoi saperne di più c’è anche un libro.