IL MONDO MAGICO DI BEATRIX POTTER
C’è un angolo sperduto d’Inghilterra che merita una visita accurata.
Si chiama Lakeland, la regione dei laghi: è il luogo magico in cui visse la meravigliosa Beatrix Potter per gran parte della sua vita. Lì si ritirò per dipingere e scrivere le sue storie, già famosa, e si prese cura della natura, di ettari ed ettari di terreno verdissimo, di alberi secolari e boschi, rifugio per molti degli animaletti protagonisti delle sue avventure. Chi partirà per Lakeland potrà fare una crociera sul lago Windermere, viaggiare sul treno a vapore per tutta la campagna umida, lacustre, ed esplorare le profondità del lago, perché c’è anche un acquario.
Questi sono i luoghi d’infanzia di Beatrix, che si recava ogni anno con i propri genitori da Londra nella regione dei laghi, è un mondo magico e nostalgico, il mondo di Jemima Puddle-Duck e dello scoiattolo Nutkin. Di Peter Coniglio.
Ma chi era Beatrix Potter?
Forse avete visto il film del 2006, Miss Potter, dove Renée Zellweger veste i panni di Beatrix e Ewan McGregor quelli del suo editore, Norman Warne. Una splendida Emily Watson interpreta la sorella di Norman, nubile, che proprio come Beatrix ha deciso di non sposarsi. E infatti Beatrix Potter ebbe una vita interessantissima, anche lei fu una donna contro le rigide consuetudini della classe media vittoriana. E visse abbastanza per vedere come la strenua lotta di donne come lei portò infine qualche risultato.
Durante la sua vita lottò contro ostacoli apparentemente insormontabili per conquistare la propria indipendenza economica e liberarsi dei genitori, con le loro norme rigidissime. E i suoi piccoli libri, pubblicati quasi in sordina, uno dopo l’altro, furono parte integrante delle sue conquiste.
Timida e riservata, Beatrix viveva nel proprio mondo interiore, dove regnava invece l’umorismo, dove viveva le proprie avventure. Nel film, la trovata utilizzata per raccontare l’universo di Beatrix, è efficace: i suoi disegni si animano e lei parla effettivamente con i suoi animaletti, che le disobbediscono, che le fanno i dispetti, o che la consolano, quando tutto va male.
Beatrix Potter non ha mai frequentato una scuola, quindi non ha mai avuto compagni di gioco, e raramente ha partecipato alla vita sociale dei suoi genitori. Nonostante tutto è cresciuta piena di risorse, intelligente e creativa, e ha sviluppato uno sguardo curioso per combattere la solitudine. Per quanto riguarda il disegno è stata autodidatta, ha studiato per conto suo storia naturale con cura e precisione.
I suoi “piccoli libri” l’hanno resa indipendente dal punto di vista economico, lei ne andava fiera ma i suoi genitori hanno fatto di tutto per ostacolarla. Ma lei non si è mai persa d’animo: aveva addirittura un piccolo zoo di topi, ricci, conigli, lumache e corvi. Poi è arrivato il tempo di andar via da Londra e tornare nel luogo in cui tutte le sue storie sono nate: Lakeland, appunto.
Là con coraggio, determinazione, ormai indipendente, ha preso in gestione una fattoria, ha acquistato migliaia di ettari di terra che, alla sua morte, sono andati al National Trust, per i cittadini inglesi, e per tutti noi, perché la bellezza, osservarla e custodirla, secondo Beatrix Potter è la cosa più importante.