IL TEMPO PARLA CON VOCE DI DONNA. GLI ANNI DI ANNIE ERNAUX
tempo (tèm-po) sostantivo maschile
1. Concetto intuitivamente collegato al divenire, alla durata, alla continuità.
2. Successione illimitata e misurabile di istanti; riferimento temporale necessario per la sua misurazione.
Parliamo di un romanzo in cui la voce è una ma molteplice. Il protagonista è il tempo, il tempo che passa attraverso il corpo e la mente e lo sguardo di una donna. Si tratta di Gli Anni di Annie Ernaux, un libro che, raccontando del singolo, si apre verso la dimensione collettiva, un libro in cui il tempo diventa materia.
Gli Anni è anche un’opera di Virginia Woolf del 1937. Eleanor Pargiter, uno dei personaggi, si chiede come si fa a rappresentare ciò che la gente chiama vita.
Come si cuciono assieme i momenti?
Quella successione illimitata e misurabile di istanti.
I secondi, i minuti, le ore. È possibile farlo?
La realtà è un’esperienza soggettiva fatta di istanti, uno dopo l’altro, ma leggendo il romanzo di Ernaux, questi istanti, percepiti come separati, sembrano invece diventare un tutt’uno, come se il tempo fosse unito, si srotolasse rumorosamente, e parlasse attraverso una sola voce. Una voce di donna.
Non sono le ore di Virginia Woolf, omaggiata da Michael Cunningham nell’omonimo libro (Per sempre, gli anni, Per sempre, l’amore Per sempre, le ore), quelle che deve sopportare Richard, il poeta.
È un tempo unico e monumentale, tutto il tempo passato attraverso una donna che racconta la propria vita, e quella di tutta la sua generazione.
E questo tempo, che è unico, che è quello percepito da una donna che racconta, fa rumore, come un rumore di fondo, un rumore che si percepisce leggendo il romanzo. L’intimo e il sociale, la memoria personale e collettiva sfregano l’una contro l’altra, come ingranaggi di un’immensa macchina. La collisione tra piccoli fatti, frasi ascoltate, slogan pubblicitari, grandi accadimenti storici, fa sì che il romanzo di Ernaux viva, che il tempo sia effettivamente materiale e come ogni materia, abbia spessore e peso, consistenza e densità.
La lettura consigliata, insomma.
E per approfondire, un pezzo sul blog minima et moralia.