LA VITA DISEGNATA DI VIRGINIA WOOLF
Lasciatemi per sempre qui tra questi semplici oggetti, la tazzina del caffè, il coltello, la forchetta, cose che sono se stesse, come io sono io. Non venite a infastidirmi coi vostri cenni per farmi capire che è l’ora di chiudere e andarsene. Volentieri darei tutto il denaro che ho purché non mi disturbiate; lasciatemi seduto da solo, in silenzio.
Sulla scrivania di Virginia Woolf c’erano una caraffa con dentro le penne, un vaso di fiori, gli occhiali da vista, la lampada a olio, la brocca per l’acqua, il calamaio, forcine per i capelli lise, fogli di carta manoscritti. Oggetti. Virginia Woolf: An Illustrated Biography è, come dice il titolo, il racconto della vita della scrittrice più amata, fatto attraverso immagini. Disegni bellissimi, ritratti suoi, dei suoi amici, dei suoi oggetti e dei suoi panorami. Di tutto ciò che ha contribuito a far nascere il mito, quello dell’autrice di Mrs. Dalloway. Zena Alkayat, scrittore, Nina Cosfort, artista, hanno tirato fuori dalla storia dettagli intimi per regalarci il ritratto, eseguito con compassione e sentimento, della nostra Virginia.
Le letture precoci, fin dall’infanzia, il suo emergere come voce tra le più singolari del secolo scorso, la storia disegnata della vita di Virginia Woolf segue il suo percorso formidabile. I fratelli vanno a scuola, lei legge e scrive, con ossessione mentre Vanessa, la sorella, passa ore al cavalletto per dipingere. La loro formazione si intreccia, ognuna contribuisce a quella dell’altra.
La biografia illustrata racconta di una donna che fugge ogni stereotipo, che cerca la libertà, sempre con grande consapevolezza. Racconta del gruppo di Bloomsbury, dell’incontro con artisti e intellettuali, di Leonard Woolf, che poi diventerà suo marito e che chiamerà affettuosamente “mangusta”, mentre lui la apostroferà “mandrillo”, dei nipoti, ma anche della sua amata Vita Sackville-West, del cui amore vi abbiamo parlato.
Naturalmente Virginia Woolf: An Illustrated Biography parla anche di quel 28 marzo del 1941, quando, con le tasche del cappotto piene di rocce, Virginia Woolf lascia quella struggente lettera al marito per poi incamminarsi verso il fiume Ouse, proprio dietro la loro casa (ve l’abbiamo descritta qui), mettendo fine ai suoi giorni.
C’è tutta la tragedia di una donna, nella vita di questa scrittrice, piena di vitalità creativa ma anche di disagio mentale. Complessa e contraddittoria, Virginia Woolf, non smette di essere d’ispirazione, di essere raccontata, citata, letta. E disegnata, in questo particolare e bellissimo caso.