THE ASSASSINATIONS. I GRANDI DELITTI DELLA STORIA CON RICCARDO ROSSOTTO
L’assassinio di un leader politico è un evento traumatico, e lo è soprattutto perché il l’uomo ucciso rappresenta una comunità: l’attacco non è solo rivolto all’individuo ma colpisce la nazione tutta. L’assassinio di un politico – amato o odiato – mira a destabilizzare l’identità di una nazione, specie se avviene nei momenti più critici di riforma sociale. Dietro a ogni omicidio politico c’è una storia, e Riccardo Rossotto ne ha scelte quattro, per raccontarle. Sono quattro casi emblematici: la morte di Abraham Lincoln, Umberto I di Savoia, Gandhi e John F. Kennedy hanno colpito generazioni, segnato la vita dei cittadini e fatto nascere dubbi e sospetti tuttora irrisolti.
Il nostro codice penale definisce così l’omicidio politico: ogni delitto, che offende un interesse politico dello Stato, ovvero un diritto politico del cittadino. È altresì considerato politico il delitto comune determinato in tutto o in parte da motivi politici.
Innanzitutto l’omicidio politico dice molto del contesto storico in cui matura. Gli incontri con Riccardo Rossotto sono pensati per comprendere le motivazioni, se fu opera di un pazzo o segnale di malessere delle forze contrarie a quelle del leader assassinato. Perché, dice Rossotto ogni evento tragico in cui è scomparso un grande leader politico ha cambiato in qualche modo il mondo.
Infatti l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando, per esempio, innescò il primo conflitto mondiale, l’assassinio di Giacomo Matteotti segnò l’instaurazione del fascismo in Italia, quello di Aldo Moro fu il segno tangibile della violenza degli Anni di Piombo. Distruggere l’ordine o mantenerlo invariato, cambiare le sorti di una nazione, scompaginare la democrazia: l’omicidio politico va indagato a fondo per essere finemente compreso.
15 aprile 1865
ABRAHAM LINCOLN
“Nel primo incontro andiamo indietro fino al 1865: evento tragico, l’assassinio di Lincoln si porta dietro conseguenze importanti su come andò la storia del mondo: ad essere ucciso è stato il presidente che aveva appena vinto la guerra civile americana”.
29 luglio 1900
UMBERTO I DI SAVOIA
“Il secondo incontro è dedicato al re Umberto I di Savoia, al suo assassinio a Monza nel 1900. Momento storico cruciale, delicato, per via dei primi grandi conflitti nelle campagne e nelle aziende”.
30 gennaio 1948
MAHATMA GANDHI
“Il terzo protagonista è Gandhi, colui che – attraverso la pace e il pacifismo – pensò di combattere la guerra e le carneficine scoppiate in India. Ci rimise la vita ma non rinunciò mai ai propri ideali”.
22 novembre 1963
JOHN F. KENNEDY
“Il quarto e ultimo omicidio è quello di Kennedy, classico assassinio politico che ancora oggi lascia aperti buchi enormi su chi sia stato e perché. La versione ufficiale vuole che a compierlo sia stato Lee Oswald, ma più di una commissione hanno certificati tesi opposte e individuato mandati fino ai massimi livelli della governance americana”.
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