LA FEMMINA NUDA. IL ROMANZO DI ELENA STANCANELLI

Le storie d’amore finiscono, le persone si lasciano.
E seguono offesa, orgoglio, supplica (una di queste cose o tutte insieme). Dopo la fine di una storia seguono tentativi. Tentare vuol dire cercar di tenere, di prendere, ha a che fare col tatto, col toccare. Si cerca di tenere con sé qualcosa quando la storia d’amore finisce, qualcosa di noi, qualcosa dell’altro. Annaprotagonista del romanzo di Elena Stancanellinon lo fa. Fa qualcosa di diverso.

Anna, quando scopre che Davide l’ha tradita e ama un’altra, si sgretola, è tutta in pezzi.
Ci sono gesti che impara a compiere e gesti che dimentica come si fanno: Anna impazzita, Anna incapace di preparare una pasta al sugo, Anna che abbandona bicchieri appiccicosi di succo di frutta per casa, che fuma troppo, che beve troppo, Anna che marcisce, chiama se stessa sorcio, spia Davide. Ma le cose che fa non le fa con uno scopo: sue ossessioni si inanellano in un crescendo che potrebbe non avere mai fine.

Quando finisce? Quando riusciamo, una volta cominciato, a non farci più del male?

Nel monologo che è La femmina nuda anche la scrittura è nuda, Anna racconta di sé ed è precisa e brutale insieme, non si nasconde mai dietro un bel giro di frase, non ingentilisce il racconto con metafore: quando qualcosa fa schifo, fa schifo, non si fa sconti. Le parole le servono solo se crude.

Il libro di Elena Stancanelli racconta di un solo personaggio, lei, Anna, gli altri sono quelli che offrono bicchieri d’acqua. Racconta della potenza di una donna capace di distruggere se stessa. Sembra folle, Anna, ma nella follia è lucida e spietata, verso di sé. Come aguzzina della propria mente e del proprio corpo non fallisce. E, senza scopo, non c’è nemmeno un fondo in cui precipitare.

Stasera, martedì 3 maggio, l’autrice è al Circolo dei lettori alle 18.30 con violino e voce di H.E.R e Mario De Santis, giornalista. Ci racconterà del suo romanzo, primo della nuova casa editrice di Elisabetta Sgarbi, La Nave di Teseo, a esser candidato al Premio Strega. Amore e perdita, ossessione e crudeltà: ci sono volte nella vita in cui ci facciamo male e sembra non finire mai.


 

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