I MOMENTI CULINARI DELLA LETTERATURA IN UN LIBRO DI FOTOGRAFIA
Il rapporto tra cibo e letteratura è raccontato con delizia e bravura in un libro dal titolo FICTITIOUS DISHES, piatti fittizi. Si tratta di un album dove sono raccolte le fotografie dei pasti più memorabili contenuti nei libri, è il progetto geniale del designer e scrittore Dinah Fried. Ogni scatto è accompagnato dal passo del romanzo in cui viene raccontata la ricetta e arricchito da aneddoti curiosi sull’autore, sul libro, sul cibo.
Dinah Fried frequentava la Rhode Island School of Design e questo libro nasce da un suo esercizio. Ben preso però ne capì il fascino e il potenziale e, mentre continuava a leggere e a cucinare, l’album ha preso forma. In esergo ha inserito questa citazione di Ray Bradbury da Fahrenheit 451:
Io li ho mangiati come l’insalata, i libri sono stati il mio sandwich a pranzo, il mio pasto, la mia cena e il mio spuntino di mezzanotte. Ho strappato le pagine, le ho mangiate col sale, le ho condite con salsa piccante, ne ho morso le rilegature, ho voltato i capitoli con la lingua! Libri a dozzine, a ventine, a miliardi! Ne ho portati a casa così tanti che avevo scorte per anni. Filosofia, storia dell’arte, politica, scienze sociali, la poesia, i saggi, la grande commedia, scegline uno. Li ho mangiati tutti. E poi… e poi…
FICTITIOUS DISHES contiene sublimi momenti culinari della letteratura, ricostruiti ad hoc. Come una vetrina di pasticceria in cui sono esposti i pasti più famosi, come il tè dei matti di Alice nel Paese delle Meraviglie, la zuppa acquosa di Oliver Twist, la prima colazione di Il buio oltre la siepe, la rivoltante insalata di avocado di La campana di vetro, le tortine squisite di Le Correzioni. Eccone alcuni: