5 BACI FAMOSI DELLA LETTERATURA (E 2 POESIE)
Oggi è la giornata mondiale del bacio – eh, sì.
E allora ecco 5Â baci della letteratura memorabili, quelli che fanno sognare tutti coloro a cui piace tanto baciare quanto raccontare dei propri baci e delle storie d’amore, piccole, grandi, o inventate.
1. Shakespeare, ROMEO E GIULIETTA
ROMEO
(A Giulietta, prendendole la mano)
Se con indegna mano
profano questa tua santa reliquia
(è il peccato di tutti i cuori pii), queste mie labbra, piene di rossore, al pari di contriti pellegrini,
son pronte a render morbido quel tocco con un tenero bacio.GIULIETTA
Pellegrino, alla tua mano tu fai troppo torto,
ché nel gesto gentile essa ha mostrato la buona devozione che si deve.
Anche i santi hanno mani, e i pellegrini le possono toccare, e palma a palma
è il modo di baciar dei pii palmieri.ROMEO
Santi e palmieri non han dunque labbra?GIULIETTA
Sì, pellegrino, ma quelle son labbra ch’essi debbono usar per la preghiera.ROMEO
E allora, cara santa, che le labbra
facciano anch’esse quel che fan le mani:
esse sono in preghiera innanzi a te,
ascoltale, se non vuoi che la fede
volga in disperazione.GIULIETTA
I santi, pur se accolgono
i voti di chi prega, non si muovono.ROMEO
E allora non ti muovere
fin ch’io raccolga dalle labbra tue
l’accoglimento della mia preghiera.(La bacia)
2. Catullo, VIVIAMO, MIA LESBIA, E AMIAMO
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.(traduzione di Salvatore Quasimodo)
3. Lev Tolstoj, ANNA KARENINA
Tolte le corone dal capo, il sacerdote lesse l’ultima preghiera e si congratulò coi giovani sposi. Lévin guardò Kitty e finora non l’aveva mai vista così. Ella era deliziosa per quel nuovo splendore di felicità che era sul suo volto. Lévin aveva voglia di dirle qualcosa, ma non sapeva se era finito. Il sacerdote li tolse d’imbarazzo. Sorrise con la sua bocca buona e disse piano: – Baciate vostra moglie e voi baciate vostro marito – prese loro di mano i ceri. Lévin baciò con cautela le labbra sorridenti di lei, le tese il braccio e provando la sensazione d’una nuova strana vicinanza uscì dalla chiesa. Non credeva, non poteva credere che fosse vero.
4. Dante Gabriel Rossetti, IL BACIO
Quale consunzione di sensi nel triste indugio di morte
o quale assalto di maligna vicissitudine
deruberà questo corpo dell’onore, o spoglierÃ
quest’anima della veste nuziale oggi indossata?
Perché, sì — le labbra di lei composero or ora
con le mie un tal concorde interludio quale Orfeo,
coronato di lauro, agognò, inseguendo quel volto
intenso — a lui sottratto — con l’estremo canto.Io, un fanciullo sotto il tocco di lei; un uomo
quando petto a petto ci stringevamo, io e lei;
uno spirito quando lo spirito di lei mi scrutò dentro;
un dio quando il nostro respiro vitale si unì, alitando
sul nostro sangue vitale, finché ardori d’amore emuli
corsero, fuoco entro fuoco, desiderio in deità .
5. J.M. Barrie, PETER PAN
“Proprio così la pensi Peter?”
“Proprio così!”
“Magnifico, da parte tua!” proruppe lei. “Ed eccomi subito fuori!” disse, e gli sedette accanto
sulla sponda del letto, poi aggiunse che, se lui voleva, gli avrebbe dato un bacio, ma Peter non capì
che cosa fosse un bacio e tese la manina, in attesa. Wendy si stupì.
“Come? Non sai che cos’è un bacio?”
“Lo saprò quando me lo avrai dato!” rispose Peter con durezza.
Così, per non offendere la suscettibilità di lui, Wendy gli dette un ditale.
“Bene”, esclamò lui “adesso te lo devo dare io un bacio?”