LA POESIA DI LUNEDÌ. ABITO APPENA SOPRA IL LIVELLO DEL MARE, IN MEMORIA DI VALENTINO ZEICHEN, POETA
Sul tetto di lamiera della casa di Valentino Zeichen la pioggia faceva rumore di monete.
Pochi metri quadrati e mura di cemento sulla via Flaminia, ecco la dimora del poeta di Fiume, sfollato a Roma nel dopoguerra. E proprio lì Zeichen è stato colpito da un ictus, poco dopo aver ricevuto il fondo Bacchelli, grazie all’intervento di Luigi Manconi e dei suoi amici. E il 5 luglio è morto, per infarto, in ospedale. E chissà se Valentino Zeichen era il suo vero nome, e chissà se è nato proprio nel 1938.
Due anni fa da Mondadori ha pubblicato le sue poesie, dal 1963 al 2014. Sradicamento, ironia, sarcasmo, distacco, intelligenza, bellezza: ecco cosa troviamo nella sua opera, ma anche mestizia, ma anche malinconia. E tutto lo stupore di chi osserva, da un punto di vista privilegiato, quello del poeta, le stramberie della società, quella più prossima a lui, Roma, la città capitale del mondo. Tutti i meccanismi nascosti che regolano la vita vengono alla luce nelle poesie di Zeichen, libero, libero di dire. Elegante ma non lirico, asciutto e pronto al motto di spirito, il poeta di Fiume è stato ricordato da Edoardo Albinati durante la cerimonia di consegna del Premio Strega: Sono tre giorni – ha detto lo scrittore – che penso di dedicare la gioia di questa vittoria a una persona sola, Valentino Zeichen.
Lo ricordiamo con questa poesia, intitolata Il poeta:
Presumibilmente,
sembro un poeta di alta rappresentanza
sebbene la mia insufficienza cardiaca
ha per virtù medica il libro «cuore».
Abito appena sopra il livello del mare
mentre la salute, la ricchezza, la purezza
e gli sport invernali
straziano oltre i mille metri.
Perciò mi ossigeno respirando l’aria
dei paradisi alpini
così arditamente fotografati
dagli scalatori sociali
nonostante la pericolosità dei dislivelli.
Qui l’intervista di Antonio Gnoli, Repubblica.
Qui il ricordo di Valerio Magrelli, Repubblica.
Qui un ritratto di Marco Corsi su Nuovi Argomenti.
Qui ne parla Giuseppe Rizzo, Internazionale.
Qui Nadia La Terza su IL Magazine.
Vi abbiamo parlato di molti poeti: Amelia Rosselli, Dario Bellezza, Allen Ginsberg, Guido Gozzano, Emily Dickinson, Sylvia Plath, e ultima Elizabeth Bishop. Non dimentichiamoli, i poeti.