VASCHE DA BAGNO, AUTOMOBILI, PRATI, TRENI, LETTI. 10 ALTERNATIVE ALLA SCRIVANIA DI 10 GRANDI SCRITTORI
Molti scrittori hanno trovato conforto solo alla propria scrivania. Vittorio Alfieri ci si faceva legare, per non distrarsi, Charles Dickens se la faceva spedire, con tutto il suo contenuto, nella casa delle vacanze. Ma alcuni dei più grandi hanno scelto luoghi alternativi per comporre le proprie opere, la vasca da bagno, per esempio.
1. Sir Walter Scott andava a cavallo.
In sella al proprio destriero, sulle ondulate colline vicino a Edimburgo, ha trovato ispirazione e ritmo per il suo poema Marmion sull’epica battaglia di Flodden.
2. Il poeta Wallace Stevens camminava tantissimo.
Dalla porta di casa sua a quella del suo ufficio alla Hartford Infortuni le miglia erano due e mezzo. Ha scritto nel frattempo, perché diceva, Lavoro meglio quando posso concentrarmi e mi concentro meglio quando cammino.
3. Gertrude Stein preferiva l’automobile.
La sua Ford Model T è diventata presto il luogo perfetto per scrivere. La parcheggiava, aspettata Alice B. Toklas, e si dedicava al proprio lavoro.
4. D.H. Lawrence l’aria aperta.
All’ombra di un albero, con la schiena appoggiata al tronco, che fossero i pini del New Mexico o gli abeti della Foresta Nera in Germania.
5. John le Carré prendeva il treno.
Il pendolarismo dello scrittore gli servì per terminare il proprio romanzo d’esordio, Chiamata per il morto. 90 minuti da Buckinghamshire a Londra. Quando la linea è stata elettrificata le Carré ha sentenziato: Ecco una grande perdita per la letteratura.
6. Agatha Christie nella vasca da bagno.
Quando si trovò a ristrutturare casa sua, la scrittrice fece costruire una grande vasca da bagno vittoriana con una sporgenza. Perché? Perché amava scrivere a mollo mentre addentava mele.
7. Marcel Proust a letto.
Della sua stanza vi abbiamo parlato qui. Aveva le pareti coperte di sughero per attutire i rumori della strada. Infatti Proust scriveva a letto, di notte, e durante il giorno cominciò a sopportare a fatica il traffico di Parigi.
8. James Joyce scriveva con una matita blu.
Di notte e con indosso una camicia bianca. Forse per ottenere più luce, mentre la sua vista calava.
9. Maya Angelou e le camere d’albergo.
Chiedeva che tutto fosse rimosso dalle pareti, ogni quadro e ogni oggetto. Nella stanza spoglia, con il proprio dizionario e una Bibbia, un bicchiere di sherry e il posacenere.
10. Dame Edith Sitwell e la bara.
Sì, Dame Edith Sitwell era una poetessa eccentrica. Niente letto, niente divano, niente scrivania, ma una bara aperta. Un po’ morbosa, ha trovato così l’ispirazione per scrivere.