SCAMBIARE E CONFRONTARE IDEE. GLI AUGURI DI MAURIZIO FERRARIS AL CIRCOLO DEI LETTORI
In tanti ci stanno facendo gli auguri. Perché il 7 e l’8 ottobre festeggiamo i 10 anni del Circolo con una festa di due giorni, con tanti ospiti, per adulti e per bambini. Partecipa all’evento 🙂
Che cosa vuole un autore? Dei lettori, immagino. Un circolo dei lettori è dunque la felicità di un autore, e non mi sento di fare eccezione a questa regola, pur essendo un autore minore, di saggi e non di romanzi. Soprattutto quando un circolo dei lettori è questo circolo dei lettori. Un circolo gestito da amiche – anche da amici, si capisce, ma la prevalenza femminile è difficilmente contestabile, e per una singolare ironia il suo presidente si chiama – sia pure di cognome – Beatrice.
Questo conferisce un tono unico al circolo, a questo circolo, e lo ricollega idealmente ai salotti di Proust. Un luogo di conversazione e di riflessione, come potevano essercene un tempo, ma che adesso deve confrontarsi con una alternativa potente e imperiosa: i social network, i caffè virtuali, per non parlare di quelli che un po’ impropriamente (visto che non dominano le buone maniere) vengono chiamati “salotti televisivi”.
In uno dei suoi primi libri, Habermas ha riconosciuto la nascita della opinione pubblica, questa condizione indispensabile per l’intelligenza e la democrazia, proprio nei circoli, nei caffè, nelle tertulie, nei salotti. Si trattava di scambiare e di confrontare le idee.
Non è quello che si fa anche sul web? No, non esattamente. Sappiamo che uno degli effetti perversi dei social network e della registrazione delle abitudini attraverso il web non è il superamento del pregiudizio, ma il suo rafforzamento: ricevi la pubblicità e le informazioni che corrispondono alle tue abitudini, parli e discuti soltanto con quelli che la pensano come te. Il circolo dei lettori, istituzione tollerante civile e amichevole, diviene un’altra creatura, sinistra, invidiosa, livida, astiosa: il circolo degli autori.
Lunga vita, dunque, al circolo dei lettori.
Maurizio Ferraris, professore ordinario di Filosofia teoretica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, dal 1989 al 2010 ha collaborato al supplemento culturale de Il Sole 24 Ore; dal 2010 scrive per le pagine culturali del quotidiano La Repubblica. Le sue aree di competenza sono l’ermeneutica, l’estetica e l’ontologia.