FRANZEN, OATES, MEYER: 3 SCRITTORI SUL “BLOCCO CREATIVO”
Agli scrittori, ma pure a chiunque voglia fare qualcosa di creativo, capita di esser pietrificati, all’inizio. La pagina bianca è fonte di un blocco psico-emotivo, influenzato dal perfezionismo, dalle ambizioni.
L’antidoto lo offre Jennifer Egan con questa frase: si può scrivere regolarmente solo se si è disposti a scrivere male. Ma non solo Jennifer Egan, sul cosiddetto blocco creativo ecco le voci di altri tre scrittori:
1. La pagina bianca della mente dev’essere riempita prima della pagina bianca reale.
Jonathan Franzen2. Scrivere prematuramente è un errore. È meglio pensare prima, perché appena si scrive ciò che si scrive è come congelato. Bisogna pensare per molto tempo e scrivere solo quando si è pronti a farlo. Joyce Carol Oates
3. Non credo al “blocco dello scrittore”, non esiste realmente. È una questione di insicurezza – è il critico che sta dentro a prendersi troppo spazio, e lo fa proprio quando la pagina è vuota. In quel momento il nostro critico interiore deve essere ridotto a zero. È necessario farlo per abbandonarsi al flusso, scoprire le idee, i personaggi e tutto il resto. Philip Meyer