SESSO E LETTERATURA. PHILIP ROTH, JOHN UPDIKE E NORMAN MAILER, UNA BIBLIOGRAFIA MINIMA
Scrivere di sesso è difficile, così difficile che anche gli autori più celebri possono fallire. Una volta sono troppo volgari, l’altra troppo ampollosi e barocchi, oppure sono ridondanti, o eccessivamente tecnici e quindi freddi. Scrivere di sesso è così difficile e pericoloso anche per gli autori più celebri e capaci che la Literary Review ha istituito un premio. Ogni anno, dal 1993, assegna il Bad Sex in Fiction Award all’autore che ha scritto che la più brutta scena di sesso.
Gli ultimi due vincitori sono Morrissey (la scena è contenuta nel suo racconto d’esordio List of the Lost) e Erica Jong per Donna felicemente sposata cerca uomo felicemente sposato (in originale è Fear of dying) ma sono stati premiati anche, negli anni, Jonathan Littell, Norman Mailer, Tom Wolfe, Wilbur Smith e Michael Cunningham. La lista completa è qui.
Scrivere di sesso è difficile. Tra gli scrittori che l’hanno fatto ricordiamo quelli con scrivanie con vista sulla classe media americana e il brivido dei censori alle loro spalle. Le oscenità contenute in L’amante di Lady Chatterley fresche nelle loro menti ed Henry Miller sul comodino insieme a riviste scandalistiche. Adulterio, masturbazione, sesso anale, sesso orale, sesso a tre: l’emozione del nuovo, una nuova frontiera da valicare, gli anni Sessanta. Parliamo di Philip Roth con il Lamento di Portnoy, tra gli altri, e di John Updike con Coppie. Quando il romanzo di Updike è uscito, il Time ha dichiarato: le scene sessuali e il linguaggio che le racconta sono molto espliciti, anche per questa nuova era di totale libertà di espressione. E anche di Norman Mailer.
Le migliori scene di sesso di Philip Roth sono quelle che esasperanti, belle e ripugnanti allo stesso tempo. Le migliori scene di sesso John Updike, brutali e leggiadre: tutto è rosa e tenero, e poi improvvisamente non lo è più. In Updike l’adulterio è un tentativo di fantasia, di concedere a se stessi un’avventura nel mondo della ricerca e della conoscenza. L’interesse per le storie di adulterio, Updike lo condivide con Saul Bellow, ma le scene di sesso di Bellow sono più gentili. Norman Mailer ha una visione quasi religiosa del sesso, con apici di misticismo, specie per quanto riguarda la sodomia. La sua ossessione riguarda infatti la violenza e il dominio estremo.
Che uomini sono quelli del primo Roth, di Updike, di Mailer? Sono tristi, eccitati. Vogliono la bellezza, hanno paura. Sono delusi, hanno grandi ambizioni. Gli scrittori ne raccontano trionfi e conquiste sessuali, ma pure la solitudine e il fallimento.
Bibliografia minima di questi autori:
Philip Roth, Il teatro di Sabbath (Einaudi)
Philip Roth, Lamento di Portnoy (Einaudi)
John Updike, Coppie (Guanda)
John Updike, Le streghe di Eastwick (Guanda)
Norman Mailer, Il prigioniero del sesso (Mondadori)
Giovedì 27 ottobre alle ore 21 alcuni di questi scrittori e molti altri saranno al Circolo, gli daranno voce Elena Stancanelli e Francesco Piccolo. L’appuntamento è con L’ora del sesso.