IL PUNTO INTERROGATIVO DI HUGO, LE 50 MATITE DI SIMENON, LA BAMBOLA DI KAFKA
Gli scrittori sono persone strane. Abbiamo scovato tre aneddoti segreti dalle biografie di altrettanti famosi scrittori. Sono Victor Hugo, George Simenon e Franz Kafka.
Il punto interrogativo di Victor Hugo
Ha scritto romanzi, poesie, liriche, drammi ed è il principale esponente del Romanticismo. Ha scritto anche satire politiche ed è stato attivista per i diritti umani. Tra le sue opere più importanti ricordiamo Notre-Dame de Paris (1831) e Les Misérables (1862). L’aneddoto è legato proprio a quest’ultimo: si dice che l’autore, dopo la pubblicazione del romanzo, era così ansioso di sapere com’era stato accolto dal pubblico, che ha spedito una lettera al proprio editore con un semplice, unico, punto interrogativo. L’editore, per informarlo del successo del romanzo, rispose con un punto esclamativo.
Le 50 matite di Georges Simenon
Famoso per il personaggio di Maigret, ma anche per il bellissimo La camera azzurra (Adelphi, 2003), è stato uno degli scrittori più prolifici del XX secolo: scriveva fino a 80 pagine al giorno. Ha scritto romanzi, racconti, lettere, articoli di giornale spesso sotto pseudonimo. Ha deciso molto tardi di utilizzare la macchina da scrivere e fino a quel momento ha usato matite. Sì. Ne aveva 50, temperate e allineate sulla scrivania, così, se una punta si rompeva, ne utilizzava direttamente un’altra, senza perdere tempo.
La bambola di Franz Kafka
Un giorno, l’autore di La metamorfosi, per confortare una bambina che aveva perso la sua bambola, si mise a scrivere delle lettere, firmate con il nome della bambola perduta. Le lettere spiegavano il motivo di questo abbandono: la bambola aveva voglia di visitare il mondo.