SCRIVERE È COME ESSERE INNAMORATI
Ursula K. Le Guin è autrice di fantascienza e fantasy, di La mano sinistra delle tenebre e di I reietti dell’altro pianeta, il primo del 1969 e il secondo del 1974. Ha vinto i più prestigiosi premi nell’ambito della letteratura fantastica.
Nata nel 1920 a Berkley, ha dedicato la propria vita alla scrittura, scrivere è il suo mestiere. Un mestiere che ama. Ha scritto il suo primo racconto all’età di nove anni e l’ha inviato a una rivista che però l’ha respinto, ha studiato letteratura alla Columbia e poi è partita per Parigi, là ha conosciuto suo marito. Nel 1962 ha pubblicato il suo primo racconto fantasy, Aprile a Parigi, e nel 1969 ha ottenuto la notorietà.
In modo elegante e puntuale, Ursula K. Le Guin ha articolato il rapporto tra amore e lavoro.
Ho capito solo ora cosa significa essere innamorata: è ciò che succede a me quando scrivo. Io sono innamorata del mio lavoro, del soggetto, dei personaggi, e, più vado avanti, di tutta l’opera in sé. Mi innamoro della materia che sto lavorando: la Francia del XV secolo, la microbiologia, la cosmologia. La condizione creativa è questo, è l’innamoramento, che esprime le mie emozioni e cambia il mio umore.
Ma nonostante questa affermazione, la sua scrittura non è mai stata intima né confessionale. La sua interiorità non finisce sulla pagina, è una potenza che la stimola a scrivere d’altro. Il suo lavoro contiene elementi di esperienza personale ma trasformati in modo da risultare del tutto fittizi. E infatti:
Alcuni scrittori – dice Ursula K. Le Guin – sono in grado di lavorare la lava rovente a mani nude. Ma io non sono così dura, la mia pelle non è d’amianto. Non ho alcun interesse a confessarmi, io gioco a inventare e trasformare.