O SE NE VA QUELLA CARTA DA PARATI O ME NE VADO IO! 10 CURIOSITÀ SU OSCAR WILDE
Mio carissimo ragazzo, questo è per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te. Vi abbiamo raccontato dell’amore tra Oscar Wilde e Lord Alfred “Bosie” Douglas e di quella lunghissima lettera, intitolata De Profundis, che lo scrittore di L’importanza di chiamarsi Ernesto ha scritto mentre si trovava in carcere, accusato dalla stessa società che prima lo aveva osannato.
Oggi ricorre l’anniversario della sua morte, era il 30 novembre del 1900 e Oscar Wilde si trovava a Parigi. E a Parigi è sepolto: se avete visitato il cimitero di Père Lachaise, sarete di certo passati a trovarlo. La sua lapide, ora circondata da una lastra di vetro protettiva – troppi baci di rossetto l’hanno segnata – riporta la seguente scritta: E lacrime aliene riempiranno per lui, l’urna a lungo rotta della pietà. I suoi afflitti saranno reietti, ed i reietti sempre lo rimpiangeranno.
E poi, sul retro, Ahimé, muoio al di là dei miei mezzi.
Per ricordarlo, abbiamo raccolto 10 curiosità sullo scrittore irlandese.
1. Oscar è solo uno dei quattro nomi dello scrittore. All’anagrafe è registrato Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde.
2. Oscar Wilde ha imparato molte lingue: francese, tedesco, greco e italiano.
3. La madre di Wilde si chiamava Jane ed era una poetessa di successo in Irlanda con il nome d’arte di Speranza.
4. Il figlio di Wilde, Cyril, ha cambiato cognome dopo che il padre è stato condannato.
5. Wilde è andato in tour negli Stati Uniti nel 1882, come una rock star. Teneva discorsi su moltissimi argomenti come il Rinascimento inglese e l’arte contemporanea.
6. Oscar Wilde ha pubblicato un solo romanzo, Il ritratto di Dorian Gray (1891).
7. Wilde si fece battezzare poco prima di morire per meningite a Parigi.
8. O se ne va quella carta da parati o me ne vado io! È la frase che Oscar Wilde avrebbe pronunciato prima di morire nello squallido hotel di Parigi dove alloggiava.
9. Oscar Wilde era un sostenitore del socialismo.
10. La sua tomba, ve ne abbiamo parlato, è opera di Sir Jacob Epstein.