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A NATALE REGALA POESIE. E LEGGINE DI PIÙ

Vi abbiamo consigliato cinque libri da regalare a Natale. Stavolta vi proponiamo invece due raccolte di poesie. Sì, perché non regalare la poesia a Natale? E perché non leggerne di più? Perché non regalarsi un’ora per assaporare l’inutileDei motivi parla Christian Raimo in questo articolo: smettere di leggere poesia, teatro e racconti vuol dire smettere di pensare che ci possa essere un tempo inutile, un tempo che non serve a niente se non ad allargare lo sguardo, a emanciparci in quanto esseri umani.

Le due raccolte che abbiamo scelto sono pubblicate da una casa editrice che ha la bellezza delle cose fatte a mano. Si chiama Sartoria Utopia ed è nata dai pensieri e dalla punta delle dita di Francesca GentiManuela Dago, “amiche, poete e artiste”, come si legge sul sito. Nata a Milano nel 2012, Sartoria Utopia si occupa di poesia contemporanea e lo fa con serigrafie e cuciture, con cura e grazia.

Poesie d’amore per ragazze kamikaze di Francesca Genti (2015)

In questa raccolta ci sono macchie, cicatrici, lavatrici, neve violentaPuškin, guinzagli, manichini, la Rinascente, MilanoGenti ha sempre scritto poesie, fin da quando era piccola e poi, a vent’anni, ha partecipato a un concorso all’università. In giuria c’erano Nanni Balestrini e Rossana Campo. Lei ha vinto. Ha cominciato a scrivere una poesia alla settimana e inviarla a loro, e quelle poesie sono finite nel primo libro, Bimba Urbana (Mazzoli, 2001). Poi sono venute Il vero amore non ha le nocciole (Meridiano Zero, 2004) e questa, uscita prima per Purple Press nel 2009. Del 2012 è L’arancione mi ha salvato dalla malinconia. Eccone due da Poesie d’amore per ragazze kamikaze:

Al suono ipnotico della lavatrice
lavo le mie macchie
curo le ferite
trasformo il dolore in cicatrice.

Illuminazione davanti al banco dei surgelati
anche la sofferenza
ha la sua data di scadenza.

Qui una sua poesia inedita.
Genti ha partecipato anche al libro collettivo Ma il mondo non era di tutti? Ve ne abbiamo parlato qui.

Il nostro amore distruggerà il mondo di Roberto Canella (2016)

ho messo l’odio in piccoli vasi.
conservati dentro anticamere
giorni palpebre dentro vagoni
di treni sferraglianti, immobili.
seppelliti come bauli di vestiti
di scena nei camerini del teatro.
come materiale radioattivo
in casse sigillate centinaia
di metri sotto, ossi di cane,
semi ingrassati, sterili.

ma dì soltanto una parola
e sarà tritolo nel vaso di pandora.

C’è una poesia di Amelia Rosselli che dice Per quel tuo cuore che io largamente preferisco ad ogni altra burrasca. Nonostante sia burrasca, l’amore scelto è quello vero. E l’amore vero è distrutto nelle poesie di Roberto Canella, poeta di Torino che “non è mai stato pubblicato su nessuna rivista, non è presente in nessuna antologia, non è mai stato tradotto”. Il sentimento più antico e incompreso, tema per eccellenza della poesia, la sua nascita e il suo declino.