fernanda pivano

UN PO’ DI EMOZIONI. FERNANDA PIVANO

che di emozioni ho vissuto tutta la mia troppo lunga vita senza mai raccontarle, consapevole come sono sempre stata della mia insignificanza a confronto dei personaggi che me le hanno suscitate, ma soprattutto consapevole che la maggiore emozione è stata per me il privilegio di averli incontrarli.

C’è un libro dal titolo Un po’ di emozioni (Fandango), in cui per la prima volta Fernanda Pivano si racconta liberamente, parla di sentimenti e di vita. L’infanzia a Genova e la giovinezza a Torino, poi Milano e il primo viaggio in America a 20 anni. I suoi amori, la lotta partigiana, ma anche i viaggi in Oriente. È come viaggiare con lei e guardare agli Stati Uniti attraverso il ricordo dei suoi amici scrittori. Ginsberg, Kerouac, Corso, Hemingway, ma anche Barry Gifford, Jay McInerney, Bret Easton Ellis. Tutti i suoi eroi, che sono anche i nostri.

Ho preferito lasciarle indovinare delle storie, dei personaggi, dei luoghi raccontati. Quello che mi sono chiesta io è stato come sarei riuscita a descrivere lo sconquasso dei miei sentimenti quando mi sono ritrovata, finalmente, sulla tomba di Hemigway e su di quella di Kerouac, o sulla lapide di Ginsberg; o quando ho rivisto la City Lights, quasi irriconoscibile se non fosse stato per le insegne orgogliose di un passato diventato glorioso, uguali a quelle che accoglievano quarant’anni fa poeti animati da sogni e speranze che parevano troppo dirompenti per venire accettati. O forse soltanto capiti. A farmeli capire erano state le mie emozioni, così simili alle loro, isolate in una esistenza che non avrebbe potuto essere più diversa dalla loro nella mia ambigua posizione di vittoriana anarchica che mi aveva permesso, vent’anni prima, di affondare nei sogni e nelle speranze dello scrittore che ha cambiato il modo di scrivere su tutto il Pianeta, come questi poeti ne hanno cambiato il modo di vivere.

Il libro è collegato al documentario A Farewell to BeatQui un estratto, Valerio Mastandrea legge Matrimonio di Gregory Corso, ve ne abbiamo parlato qui.

https://www.youtube.com/watch?v=tYHUX2TWkJ8

Fernanda Pivano è al centro del secondo “documentario dal vivo”, è Indie Night(s) #2, con Paolo Cognetti, scrittore e Orlando Manfredi, musicista. La voce narrante è Davide Ferraris. La serata è a cura di Libreria Therese e Francesca Marson.