SENZA AMORE E SENZA ODIO. PAUL VERLAINE
Poeta della malinconia e dei chiaroscuri dell’interiorità, poeta maledetto, è Paul Verlaine, del quale oggi ricorre l’anniversario della nascita. Nacque infatti il 30 marzo 1844 a Metz, nel nord-est della Francia, da una famiglia piccolo borghese. Da Metz va a Parigi e studia al Liceo Condorcet, non va bene a scuola, solo la letteratura gli piace. Lavora in Comune, frequenta tutti i caffè e i salotti letterari dell’epoca: su Parnasse escono i suoi Poèmes saturniens, in cui si coglie l’influenza di Baudelaire.
Oggi vi proponiamo questa sua poesia, si intitola Il pleure dans mon coeur ed è stata scritta da Verlaine nel 1874, è contenuta in Romances sans paroles. Sono brevi poesie che raccontano di paesaggi interiori.
Questa poesia di Verlaine è dalle paroles Romances sans collezione (1874). Questa collezione si compone di brevi poesie che evocano paesaggi interiori, i sentimenti malinconici (rottura con la moglie), schizzi di viaggio. La parola “storia d’amore”, sottolinea la musicalità del verso.
Piange nel mio cuore
Come piove sulla città.
Cos’è questo languore
Che penetra il mio cuore?O dolce brusio della pioggia
A terra e sopra i tetti!
Per un cuore che si annoia
Oh il canto della pioggia!Piange senza ragione
In questo cuore che si accora.
Cosa! Nessun tradimento?
Questo dolore è senza ragione.È certo la peggiore pena
Di non sapere perchè
Senza amore e senza odio
Il mio cuore ha tanta pena.
La pioggia è sia nel cuore del poeta che nella città. L’elemento naturale è simbolo di malinconia profonda e struggente: dentro il cuore piove, dunque dentro un indefinibile vuoto, che invade con violenza il profondo del suo essere.
Ma la natura consola. Il rumore della pioggia è capace di distrarlo dal male di vivere che non ha spiegazione. Forse è proprio capire che non c’è motivo, che non c’è sentimento, né positivo né negativo, che produce pena.
Forse questa poesia, come dicono alcuni, è una risposta alla lettera di Rimbaud nella quale l’altro poeta dichiarava la fine del loro amore. I due hanno passato tre anni insieme, a zonzo per Londra, Bruxelles e ovviamente Parigi. Sono fuggiti in Belgio, e Verlaine è anche finito in carcere. Nel 1895, quando stava per morire, Verlaine è stato eletto principe dei poeti, dal mondo letterario francese. L’ultima sua poesia si intitola Morte. L’8 gennaio 1896 se n’è andato e tremila persone hanno partecipato al suo funerale, due giorni dopo.