LA TORRE DI HÖLDERLIN
Studiò nella stessa scuola di Shelling ed Hegel, conobbe i maestri dell’epoca come Goethe e Schiller, i romantici, i filosofi, i poeti, sullo sfondo la Rivoluzione Francese. La sua vita è stata segnata da incomprensioni e dalla follia, e la sua parola riemerse solo durante il nostro secolo, come qualcosa di isolato e misterioso. Stiamo parlando di Friedrich Hölderlin (Lauffen am Neckar, 20 marzo 1770 – Tubinga, 7 giugno 1843).
Il poeta trascorse gli ultimi 36 anni della sua vita in una torre con vista su Neckar, a Tubinga, accolto dalla famiglia del falegname Ernst Zimmer, costruita nel tardo XVIII secolo. Ha preso il suo nome, nel tempo, il nome del poeta che insieme a Hegel e Schelling, studiò nell’Evangelisches Stift ed ebbe una carriera come precettore e autore libero. Ma la sua irrequietezza non gli diede scampo.
Nel 1806 venne ricoverato nella prima Clinica Universitaria di Tubinga dopo di che fu accertata un’alienazione mentale. Dopo quel ricovero, il falegname lo accolse nella torre, dove rimase. Distrutta nel 1875 ora è stata ricostruita e si può ammirare, al suo interno un museo dedicato al poeta.