RACCONTI D’AUTORE PER MUSEI DA VIVERE

Nove racconti inediti di grandi scrittori
per una visita al museo completamente nuova

È Luoghi Viventi, progetto ideato dalla Fondazione il Circolo dei lettori per Museo Egizio (Torino) e Musée des Beaux-arts e Les Charmettes. Casa di Jean-Jacques Rousseau (Chambéry), cofinanziato dall’Unione Europea nel quadro del Programma Interreg V-A Francia-Italia 2014-2020.

Che cos’è? Luoghi Viventi è un’app, sviluppata appositamente, grazie alla quale è possibile ascoltare nove racconti inediti di grandi scrittori, ambientati nei musei. Per farlo basta scaricarla, scegliere la storia e iniziare il percorso.

Ma non solo. Per far sì che l’esperienza catturi del tutto l’interesse del visitatore, il racconto è interpretato dalla voce di grandi attori e doppiatori, arricchito da rumori virtuali e da elementi musicali.

Per scoprirne di più ti aspettiamo mercoledì 21 giugno ore 12 qui al Circolo dei lettori, ci saranno anche due scrittrici che hanno immaginato una nuova visita al museo, tutta da ascoltare.

E ora, due parole sui musei coinvolti! 

Museo Egizio
Il Museo Egizio – nato nel 1824 – è il più antico museo dedicato alla civiltà sviluppatasi sulle rive del Nilo e vanta la seconda collezione di antichità egizie del mondo nonché la più importante al di fuori dell’Egitto.  Nei suoi quasi 200 anni di storia, il Museo si è più volte trasformato, rinnovato e ripensato, cercando di coniugare le esigenze della ricerca scientifica con quelle di fruizione del pubblico.  Il percorso permanente ricostruisce la storia del Museo e delle collezioni, i contesti archeologici degli oggetti in mostra, ma anche la storia delle missioni, la loro organizzazione e il loro modo di operare.  Lo spazio museale è di circa 10000 mq e comprende 5 piani, 15 sale con oltre 3300 oggetti esposti, oltre a uno spazio di 600 mq destinato alle mostre temporanee.

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Musée des Beaux-art di Chambéry
L’attuale museo di Belle Arti di Chambéry è nato dall’adattamento, nella metà del XIX secolo, di un antico granaio.Dopo l’annessione della Savoia alla Francia, nel 1860, il comune ha deciso di rialzare l’antico granaio e allestire al piano terra una galleria di sculture e una scuola di disegno, al primo piano una biblioteca e al secondo un museo di dipinti.
Il nuovo edificio, dotato di una magnifica scala monumentale, è stato inaugurato il 14 luglio 1889 nell’occasione del centinaio della Rivoluzione francese.Interamente innovato nel 2012, il museo è situato davanti al Palazzo di Giustizia.Offre ai visitatori una ricca collezione permanente, mentre la biblioteca è stata trasformata in uno spazio riservato alle mostre temporanee. La maggior parte delle opere sono italiane, arrivate grazie a diverse donazioni, in particolare quella di Hector Garriod, savoiardo diventato mercante d’arte a Firenze.I visitatori possono ammirare opere della scuola senese, della scuola fiorentina, del barocco napoletano, di artisti francesi e piemontesi.Ben rappresentata la tradizione neoclassica e anche i paesaggisti svizzeri e savoiardi della fine del XVIII secolo all’inizio del XX secolo.

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Les Charmettes. Casa di Jean-Jacques Rousseau
Jean-Jacques Rousseau ha abitato nella casa delle Charmettes con Madame de Warens dal 1736 al 1742 e ha descritto questo luogo suggestivo – fondamentale per comprendere la sua opera – nel libro V e VI delle Confessioni e in Le fantasticherie del passeggiatore solitario.Il padre della Rivoluzione francese e dei Diritti dell’uomo ha considerato il soggiorno alle Charmettes essenziale per la sua formazione.  A poca distanza da Chambéry, Rousseau ha infatti trascorso un periodo di serenità durante il quale ha affinato la sua preparazione intellettuale.  Durante la Rivoluzione, la tenuta è diventata meta di pellegrinaggio filosofico e repubblicano.Dal 1905 è proprietà comunale della città, aperta al pubblico.

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