Maylis de Kerangal

MAYLIS DE KERANGAL RACCONTA UN ANTICHISSIMO AMORE

Maylis de Kerangal, scrittrice di Toulon, cittĂ  a Sud-Est della Francia, diventata celebre in Italia per il suo Riparare i viventi (Feltrinelli), ha viaggiato fino a Torino per raggiungere il Museo Egizio dove ha ambientato la sua storia per Luoghi Viventi, un carteggio tutto da ascoltare.

Le lettere sono quelle del giovane archeologo Fabio Foglia – che, una volta arrivato nel luogo della missione archeologica, a Deir el-Medina, scrive entusiasta alla moglie mentre aspetta il suo superiore, Ernesto Schiaparelli. I registri così si alternano: le confessioni intime alla propria sposa lasciano il posto ai resoconti dettagliati della missione, riservati all’egittologo che sta per raggiungerlo.

Ma non solo: il visitatore può seguire i dialoghi tra gli esperti e scoprire con loro quel patrimonio speciale conservato al Museo Egizio, il corredo funerario della tomba di Kha e Merit. Il sepolcro è perfettamente conservato e racconta la storia di un lungo amore. L’archeologo lo racconta alla moglie: «La tomba era piena, Bianca: un tesoro intatto! Erano 3000 anni che nessuno entrava in quella stanza, e coloro che vi avevano deposto l’ultimo sarcofago avevano persino spazzato il pavimento per cancellare, dietro di sé, le tracce dei propri passi. Il grande sarcofago di Kha era disposto contro il muro in fondo alla stanza, e quello di Merit contro il muro davanti alla porta. I loro beni erano raccolti là, in previsione della vita nell’aldilà: mobili, gioielli, giocattoli, oggetti da toilette, cibo e bevande, alcuni semi di piante erano riposti in contenitori sigillati. Ho contato oltre 50 pagnotte e Schiaparelli e Weigall affermano di aver sentito odore di aglio e di cipolla! E poi fiori, ghirlande di fiori, Bianca! Abbiamo scattato immediatamente una fotografia per immortalare quel momento. Avrei voluto che fossi lì con me, in modo tale da fare visita insieme a Kha e a Merit, che si sono amati 3000 anni fa».

L’amore tra l’architetto Kha e la moglie diventa motivo di ispirazione per il giovane architetto. La storia finisce infatti con questa sua affermazione: «Come Kha, ciò che desidero è andare a sedermi nel mio giardino, sotto gli alberi, tra i fiori, con la donna che amo. Bianca ed io, insieme per l’eternità, come Kha e Merit».

Grazie al racconto di Maylis de Kerangal, da ascoltare grazie all’app Luoghi Viventi, la visita al patrimonio del Museo Egizio è completamente nuova. Realtà e finzione si mescolano per un risultato inatteso.


Luoghi Viventi è un progetto ideato dalla Fondazione il Circolo dei lettori con Museo Egizio (Torino) e Musée des Beaux-arts e Les Charmettes. Casa di Jean-Jacques Rousseau (Chambéry)


Il progetto Luoghi Viventi è cofinanziato dall’Unione Europea nel quadro del Programma Interreg V-A Francia-Italia 2014-2020.