IL VOLTO DEI PICCOLI
Due immagini di bambini:
Uno è appena nato, l’altro appena morto. Ma se non si sa non si capisce subito.
Uno è vegliato da tanti angeli, l’altro solo dalle onde dell’oceano.
Uno arriva dal ventre della madre, l’altro dal grande ventre che è il mare.
Uno è il Figlio di Dio, l’altro è un figlio come tanti.
Uno sarà conosciuto da tutto il mondo per ciò che ha compiuto in vita, l’altro pure lo conosceranno in tanti, ma solo per il fatto di essere morto.
Non c’è poi molta differenza.
François Boespflug e Emanuela Fogliadini ci hanno mostrato tante immagini della natività di Cristo, tanti affreschi e mosaici di un bambino appena nato che hanno la forza di aprire i cuori all’incontro con il Dio Padre. I due storici dell’arte ci hanno insegnato che l’icona è una “teologia in immagine” e che quindi può raccontare e trasmettere tanto anche senza le parole.
E anche Mario Calabresi ci ha portato tante immagini: tanti bambini diversi che sono riusciti a sfondare il muro del silenzio dell’opinione pubblica, tante fotografie che sono state usate per la loro forza espressiva e per parlare agli adulti, per metterli di fronte a qualcosa di così piccolo e così potente da cui non si può distogliere lo sguardo.
Ecco allora che è di fronte ai piccoli, chiunque essi siano, che possiamo diventare grandi, è guardando a loro e sapendo amarli, accoglierli o commuoverci che possiamo finalmente crescere e diventare adulti, diventare uomini.
Marta Marzola