10 LIBRI SU ROMA, PER COMINCIARE IL GRAND TOUR CON GIUSEPPE CULICCHIA
Noi a Roma ci andiamo in dicembre, da venerdì 8 a domenica 10, con Giuseppe Culicchia: è la prima tappa del Grand Tour! Per prepararci, un po’ di letture sulla Città Eterna. Se parti con noi, il percorso sarà letterario, tra i brani di Pasolini, Moravia, ma anche di Christian Raimo e autori contemporanei. Ma non solo: incontreremo Eraldo Affinati, che vive all’Esquilino, il quartiere multietnico della città, e anche Filippo Ceccarelli, scrittore ed editorialista di la Repubblica, che ci accoglie a Trastevere. Scopri tutto qui!
In valigia mettiamo:
1. Carlo Emilio Gadda
Quel pasticciaccio brutto di Via Merulana (Garzanti)
Nella Roma fascista è ambientato il grande romanzo di Gadda. Un furto è stato commesso in via Merulana, strada popolare nel cuore vecchio della capitale. Poi un’omicidio, Liliana muore assassinata. I due eventi sono collegati? Così prende il via questo capolavoro del dopoguerra.
2. Elsa Morante
La storia (Einaudi)
Anche il libro di Morante – pensato e scritto in tre anni, dal 1971 al 1974 – racconta di una Roma del dopoguerra e della tragica vicenda di Ida Ramundo e dei suoi figli. Il quartiere in cui si intrecciano le vicende è prevalentemente Testaccio.
3. Alberto Moravia
La noia (Bompiani)
Moravia parla di Roma, dando per scontati i nomi delle vie. I suoi personaggi si aggirano lì, indolenti o appassionati. Il protagonista Dino lascia la sua casa di famiglia sulla Via Appia, si trasferisce nel piccolo studio in via Margutta, dove la noia lo conquista.
4. Pier Paolo Pasolini
Una vita violenta (Garzanti)
Pubblicato per la prima volta nel 1959, questo libro venne giudicato dalla critica uno dei romanzi più importanti del dopoguerra. Racconta la vita breve del giovane sottoproletario Tommaso Puzilli, nei sobborghi romani. A Pietralata, sulle rive dell’Aniene. Più notizie e immagini qui.
5. Edoardo Albinati
La scuola cattolica (Rizzoli)
Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure. Si parla del Quartiere Trieste, dove lo scrittore è vissuto.
6. Niccolò Ammaniti
Che la festa cominci (Einaudi)
Nel cuore di Roma, il palazzinaro Sasà Chiatti organizza nella sua nuova residenza di Villa Ada una festa che dovrà essere ricordata come il più grande evento mondano nella storia della nostra Repubblica.
7. Marguerite Yourcenar
Memorie di Adriano (Einaudi)
Giudicando la propria vita di uomo e l’opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell’umano, eredità che gli proviene dai Greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine.
8. Gianfranco Calligarich
L’ultima estate in città (Bompiani)
Un romanzo poetico e triste che racconta una Roma dimentica della Dolce Vita, in cui il protagonista Leo si muove alla ricerca di qualcosa che non troverà. “La qualità essenziale del romanzo è nell’avere illuminato con disperata chiarezza il rapporto fra un uomo e una città, cioè tra la folla e la solitudine.” (Natalia Ginzburg)
9. Leonardo Colombati
1960 (Mondadori)
Roma è in pieno svolgimento la cerimonia d’apertura della XVII Olimpiade: quella destinata a essere ricordata per Cassius Clay e Livio Berruti, Wilma Rudolph e Abebe Bikila. Lo scrittore costruisce un vasto organismo narrativo che dà vita a uno straordinario omaggio a Roma, città “nera” e vischiosa ma anche di struggente bellezza, al culmine del boom economico e della dolce vita.
10. Giancarlo De Cataldo
Romanzo Criminale (Einaudi)
Un poliziotto molto deciso, un coro di malavitosi, giocatori d’azzardo, criminologi, giornalisti, giudici, cantanti, mafiosi, insieme a pezzi deviati del potere e terroristi neri. La Roma criminale, diventata una serie tv di successo.