ALLA RICERCA DI VIVIAN MAIER
Un po’ come Emily Dickinson – pubblicata solo dopo la morte, ha nascosto le sue poesie in luoghi impensati – Vivian Maier è stata scoperta dopo la scomparsa, bambinaia di Chicago, scattava fotografie alle persone per la strada. La si intravede nei riflessi delle vetrine, negli autoscatti, la si insegue, senza trovarla mai, nei volti degli altri.
Nel 2013 è uscito un documentario dal titolo Alla ricerca di Vivian Maier, diretto da John Maloof e Charlie Siskel. L’abbiamo visto per saperne un po’ di più sulla misteriosa Vivian Maier, e soprattutto su come la sua opera sia stata rinvenuta da John Maloof stesso. Il documentario raccoglie anche interviste a chi l’ha conosciuta. Nominato all’Oscar, lo trovate grazie a Feltrinelli.
Vivian Maier, nata nel 1926 a New York e morta nel 2009, è stata una fotografa di strada. Ha passato la giovinezza in Francia ed è tornata in America nel 1951, dove ha cominciato a fare la tata, il suo lavoro per tutta la vita. Tuttavia noi la conosciamo per quello che può apparire un passatempo: le sue fotografie. Ha scattato foto per cinque decenni, Vivian Maier, devota e appassionata nel documentare il mondo intorno a lei. Così ha ritratto la vita americana della seconda metà del XX secolo.
Maloof ha girato un documentario per cercare un mistero, mistero che sembra proprio parte integrante della vita della fotografa. L’ha seguita attraverso New York City, Francia e Chicago, cercandola. Autodidatta, con la sua reflex a doppia lente Rolleiflex, è stata capace di avvicinarsi alle persone appartenenti a diverse sfere sociali.
Grazie a Maloof, che per primo rinvenne le fotografie in una vecchia scatola, i critici e le gallerie si sono accorti dell’opera di Maier, e il New York Times l’ha definita una delle più eccellenti rappresentati della street photography americana. E infatti l’America è da scoprire, attraverso i suoi occhi, attraverso il suo sguardo indipendente.
Di Vivian Maier e di come venne scoperta vi abbiamo raccontato qui:
http://fondazione.circololettori.it/2016/03/08/gli-infiniti-volti-di-vivian-maier/
Ma anche i bambini possono avvicinarsi alla sua opera, attraverso un libro (Lei. Vivian Maier – orecchio acerbo) e con un laboratorio al Circolo dei lettori, tenuto dalla stessa autrice, fumettista e illustratrice dell’opera.