IL FRUMENTO ERA ALLEGRO IN MEZZO AL VENTO. RILEGGERE DYLAN THOMAS

Dylan Thomas – acclamato poeta – diceva di sé che da bambino era piccolo, esile, indeciso.
È nato presso Swansea, Carmarthenshire, il 27 ottobre 1914, suo padre insegnava inglese ed era un poeta in erba, e da lui Dylan ereditò qualcosa, il gusto per le parole. Sua madre era molto religiosa, invece, e da lei Dylan prese il temperamento e la cura per i sentimenti. Il poeta è morto il 9 novembre 1953, all’ospedale  St. Vincent di New York, forse per alcolismo, oppure per encefalopatia ed è stato sepolto in Galles, noi lo ricordiamo oggi con questa poesia.

Questo pane che spezzo

Questo pane che spezzo un tempo era frumento,
questo vino su un albero straniero
nei suoi frutti era immerso;
l’uomo di giorno o il vento nella notte
piegò a terra le messi, spezzò la gioia dell’uva.

In questo vino, un tempo, il sangue dell’estate
batteva nella carne che vestiva la vite;
un tempo, in questo pane,
il frumento era allegro in mezzo al vento;
l’uomo ha spezzato il sole e ha rovesciato il vento.

Questa carne che spezzi, questo sangue a cui lasci
devastare le vene, erano un tempo
frumento ed uva, nati
da radice e linfa sensuali.
È il mio vino che bevi, è il mio pane che addenti.

È il poeta a cui il giovane Robert Allen Zimmerman (forse) rubò il nome, quando scelse di farsi chiamare Bob Dylan. È il poeta che diceva che il posto giusto per un poeta è stare da nessuna parte.

Ha cominciato prestissimo a scrivere Dylan Thomas e sorprendentemente circa i due terzi della sua opera sono frutto della sua tarda adolescenza. Lasciò la scuola a 16 anni per diventare reporter junior al South Wales Daily Post e cominciò a scrivere le prime poesie su quaderni, pratica che non abbandonò mai. La prima raccolta di 18 componimenti uscì nel 1934, la sua più famosa, sopra citata, è del 1952. Ma è nel 1933 che Dylan Thomas si fa conoscere. Il New English Weekly pubblica E la morte non avrà più dominio e da Swansea, Galles, va a Londra, dove si trasferirà.

Le sue poesie non sono intellettuali e non affrontano temi sociali, ricordano bensì il romanticismo con un approccio lirico ed emotivo al verso. Ma, nonostante il successo, Dylan Thomas e la sua famiglia – sposò Caitlin Macnamara nel 1937 dalla quale ebbe due figli – vivevano in condizioni precarie. Il problema erano i soldi e la dipendenza da alcol di Thomas. Il poeta lavorò anche per la BBC durante la Seconda Guerra Mondiale per pagare i vari debiti e portò le sue poesie in giro per gli Stati Uniti con spettacoli che poco avevano a che fare con i classici e posati eventi poetici.

E proprio a New York, dopo molte bevute alla White Horse Tavern di Manhattan, Dylan Thomas crollò. E successe al Chelsea Hotel. Morì poco tempo dopo all’ospedale, il 9 novembre 1953, all’età di 39 anni. Il referto medico riporta come cause: polmonite, edema cerebrale, steatosi epatica.

È stato un po’ bardo e un po’ artista romantico in contrasto con la modernità. Le sue prime poesie, i notebook dei suoi 16 anni, parlano d’amore e di identità. Ossessionato dalle parole, dal loro suono e significato, ha rivoluzionato la sintassi. Riteneva la propria oscurità “fuori moda”. Si interessava all’universo come all’essere umano.