10 MODI PER PARLARE DI MUSICA, TRA SAGGI E AUTOBIOGRAFIE BELLISSIME
Manca più di un mese a Natale, ma meglio portarsi avanti con i regali, non credete?
E allora oggi, per voi, una lista di libri per chi ama la musica!
1.
Retromania di Simon Reynolds (minimum fax)
Attraverso aneddoti di giganti della vecchia guardia (con esaltanti panoramiche su Beatles, Patti Smith e Frank Zappa) e di artisti contemporanei – che sono spesso giunti alla notorietà rielaborando scampoli di musica strappati all’oblio – Simon Reynolds, incoronato erede di Lester Bangs, la nostra ossessione per il passato in un saggio che unisce lo sguardo appassionato della critica musicale alla lucidità dell’indagine sociologica. E, insieme alla denuncia di un futuro che non c’è stato, pone una domanda a cui ancora non c’è risposta: continueremo a vivere oppressi dalla nostalgia oppure la retromania si rivelerà una fase storica isolata?
2.
The Art of Asking: How I Learned to Stop Worrying and Let People Help di Amanda Palmer
Amanda Palmer, anzi Amanda MacKinnon Gaiman Palmer, anzi Amanda Fucking Palmer, è una cantante, pianista, compositrice americana fantastica. E il libro che vi proponiamo – sfortunatamente non tradotto in italiano – è il memoir della stella del punk–rock, che condivide il proprio viaggio per cercare insieme ai lettori il significato della sua arte. Amanda Palmer infatti ha trovato nella condivisione con estranei la chiave della propria arte. Crudo e bellissimo.
Qui un’intervista ad Amanda, su Rolling Stone.
3.Â
La ballata di Woody Guthrie di Nick Hayes (minimum fax)
È appena uscita per minimum fax la graphic novel di Nick Hayes dedicata a Woody Guthrie, appassionato cultore della sua musica che ne ricostruisce la vita e la vocazione, dall’infanzia difficile, segnata da lutti e tragedie familiari, ai lunghi anni di vagabondaggio, nei quali impara a conoscere sulla sua pelle il peso della povertà e dell’ingiustizia sociale, all’affermazione sulla scena folk, alla fama crescente, culminata, nel 1940, con il successo di This Land Is Your Land, secondo alcuni la più grande canzone americana di ogni tempo. E attraverso Guthrie – con una prosa piena di lirismo e un tratto inconfondibile – Hayes racconta un paese travolto dalla più grande crisi economica della storia ma capace di risollevarsi dalle proprie ceneri grazie alla forza della solidarietà e della condivisione.
4.Â
Come funziona la musica di David Byrne (Bompiani)
È l’esuberante celebrazione di un soggetto cui David Byrne ha dedicato non solo la propria esistenza creativa, ma altresì le sue costanti riflessioni. In egual misura storico e antropologo, affabulatore e scienziato sociale, Byrne attinge alla propria pluriennale esperienza con i Talking Heads, Brian Eno e una miriade di altri collaboratori – insieme a viaggi in teatri lirici wagneriani, villaggi africani e in qualunque luogo esista la musica – per mostrare come la creazione musicale non sia solo l’opera del compositore solitario, isolato nel suo studio, bensì il risultato tanto logico quanto miracoloso di circostanze sociali. In una travolgente avventura intellettuale, Come funziona la musica racconta anche, con passione e ironia, il potere liberatorio e vitale della musica.
5.
Guida ragionevole al frastuono più atroce di Lester Bangs (minimum fax)
Uno dei libri rock più famosi di tutti i tempi. Lester Bangs è stato uno dei critici musicali di culto degli anni Settanta, e più in generale una figura cardine della controcultura americana (come tale è stato immortalato, ad esempio, nel film Almost Famous); questa antologia raccoglie i suoi scritti migliori, in cui la critica vera e propria si mescola di volta in volta con il reportage da dietro il palco, i ricordi personali, la confessione intima, la lettaratura visionaria, il delirio lisergico. Dai Clash a Lou Reed, da Van Morrison ai Kraftwerk, dai Jetro Tull a James Taylor, passando per i movimenti giovanili, la drug culture, la stampa, i media, la politica, il Vietnam, i saggi di Bangs disegnano l’affresco sovversivo di un’epoca leggendaria della musica (e della cultura) contemporanea.
6.
Set the boy free  di Johnny Marr (SUR)
È l’inizio del 1982 quando, nei sobborghi di Manchester, un giovanissimo chitarrista si presenta alla porta di casa di un cantante semisconosciuto, di pochi anni più grande di lui, e gli propone di fondare una band insieme. Sono Johnny Marr e Steven Morrissey, e da quell’incontro, inatteso eppure in qualche modo predestinato, nascerà il gruppo di rock alternativo più celebre di tutti i tempi: gli Smiths. Ma Set the Boy Free non è soltanto l’epopea di una delle band simbolo degli anni Ottanta. È la storia di un ragazzino cresciuto in una famiglia irlandese, operaia e cattolica, che scopre prestissimo il potere della musica e quello dell’arte, il fascino della moda e la magia dei colori. E la storia di un adolescente che osserva con curiosità ed entusiasmo i grandi cambiamenti sociali nell’Inghilterra post-industriale, i movimenti della controcultura giovanile, i nuovi generi musicali – dal glam rock al punk alla new wave. Ed è, anche, la storia di un musicista ormai maturo, che dopo lo scioglimento degli Smiths non ha paura di intraprendere nuove strade.
7.
Autobiography di Morrissey (Penguin)
La vita di Morrissey secondo Morrissey. Cantante e co-fondatore degli Smiths, poi artista solista di successo, ha collaborato con David Bowie, Nancy Sinatra, Marianne Faithfull, Chrissie Hynde, Thelma Houston, My Chemical Romance e Christy Moor, è animalista convinto, e nel 2006 è stato eletto icona inglese vivente dal pubblico della BBC. Da leggere. Chissà se qualcuno la porterà in Italia! Per ora, la trovate per Penguin.
8.
Sto con la band. Confessioni di una groupie di Pamela Des Barres (Castelvecchi)
Dal giorno in cui intravide Paul McCartney dalla finestra di una casa di Bel Air, Pamela rimase stregata. Anche se era ancora una liceale, s’incamminò verso il Sunset Strip e il Rock’n’Roll. Nei successivi dieci anni, flirtò con Mick Jagger, si fece vedere in giro con Jim Morrison, rifiutò un appuntamento con Elvis Presley, ebbe una storia con Keith Moon e una con Noel Redding, e andò in tour con i Led Zeppelin come fidanzata di Jimmy Page (che aveva “poteri tetri e raggelanti” e teneva le fruste in valigia). Se ne andava in giro con Cynthia Plastercaster ed era grande amica di Robert Plant, Gram Parsons, Ray Davies e Frank Zappa.9.Â
9.
Musicofilia
Racconti sulla musica e il cervello
di Oliver Sacks (Adelphi)
Un giorno, a New York, Oliver Sacks partecipa all’incontro organizzato da un batterista con una trentina di persone affette dalla sindrome di Tourette: “Tutti, in quella stanza, sembravano in balia dei loro tic: tic ciascuno con il suo tempo. Vedevo i tic erompere e diffondersi per contagio”. Poi il batterista inizia a suonare, e tutti in cerchio lo seguono con i loro tamburi: come per incanto i tic scompaiono, e il gruppo si fonde in una perfetta sincronia ritmica. Questo stupefacente esempio, spiega Sacks, è solo una particolare variante del prodigio di “neurogamia”, che si verifica ogniqualvolta il nostro sistema nervoso “si sposa” a quello di chi ci sta accanto attraverso il medium della musica. Presentando questo e molti altri casi con la consueta capacità di immedesimazione, Sacks esplora la “straordinaria forza neurale” della musica e i suoi nessi con le funzioni e disfunzioni del cervello.
10.
Chronicles Vol. 1Â di Bob Dylan (Feltrinelli)
È il resoconto intensamente personale di tempi assolutamente straordinari. Di volta in volta rivelatore, poetico, appassionato e ironico, questo libro è un incantevole spiraglio sui pensieri di Bob Dylan e sulle influenze che lo hanno nutrito. Grazie al suo impareggiabile talento di narratore e alla sua squisita espressività – entrambe le qualità sono anche il marchio della sua musica – Bob Dylan trasforma la sua autobiografia in una toccante riflessione sulla vita, le persone e i luoghi che hanno contribuito a formare l’uomo e la sua arte.