zelda scott

LA MIA BOCCA È TUA. ZELDA SCRIVE A FRANCIS SCOTT FITZGERALD

«Scott, sei proprio spaventosamente sciocco – In primo luogo, non ho dato a nessuno il bacio d’addio, e in secondo luogo, nessuno è partito – tu sai, tesoro, che ti amo troppo per volerlo. Se avessi un onesto – o disonesto – desiderio di baciare solo una o due persone, lo farei – ma non potrei mai volerlo – la mia bocca è tua. Supponi che io lo faccia – sai che non conterebbe assolutamente nulla – perché non puoi capire che niente significa niente eccetto la tua cara persona e il tuo amore? – Desidererei che ci affrettassimo e che io fossi tua, così sapresti – qualche volta quasi dispero di farti sentire sicuro – così sicuro che nulla ti potrebbe mai far dubitare come dubito io».

Coppia simbolo dell’età del jazz, Scott e Zelda Fitzgerald, si scrissero numerose lettere. Questa è una di quelle, che racconta un momento un po’ problematico 🙂 L’ha scritta la bellissima e scandalosa Zelda, icona dei Roaring twenties e flapper. È nata nel 1950 in Alabama, viziatissima dalla madre, il padre, invece, assente. Già creativa ed eclettica da ragazza, ballava, le piaceva molto più uscire che studiare, le piaceva anche bere, fumare, e ebbe moltissimi amori. Esagerata e anticonformista, incontro Francis Scott nel 1918 al Country Club di Montgomery, sua città natale. L’amore fu a prima vista, come si dice, lui non era ancora famoso. Il personaggio di Rosalind Connage in Di qua dal Paradiso, si basa proprio su Zelda, un’eroina bellissima. Ma anche lei scriveva e la sua personalità e bellezza sono state capaci di sedurre altri uomini. La promessa di matrimonio – un anello mandato per posta – non fu accolta di buon grado dagli amici. E in effetti la loro storia fu d’amore e debiti, troppo alcol, follia, da enfants terribles.