L’ESTATE IN TRE BELLISSIME POESIE (MONTALE, TOGNOLINI, DICKINSON)

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com’e’ tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

Eugenio Montale, Meriggiare pallido e assorto
Tra i più celebri versi del poeta genovese, fanno parte della raccolta Ossi di seppia, più precisamente della sezione dei Ossi brevi. 

Il sole da sopra si sporge di sotto
Il mondo si toglie il cappotto
L’estate rovescia colore arancione
Il mondo si toglie il maglione
Il caldo stordisce la pietra e la serpe
Il mondo si toglie le scarpe
E cammina scalza nel corpo che suda
La vita che è nuda

Bruno Tognolini, Caldo
Scrittore, poeta e autore televisivo, è uno dei più importanti autori italiani per l’infanzia, vincitore del Premio Andersen. I suoi romanzi, racconti e poesie vengono pubblicati da editori quali Salani, Giunti, Mondadori, Fatatrac, Carthusia, Topipittori. È stato tra gli autori dei programmi televisivi L’albero azzurro e Melevisione.

Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.

Emily Dickinson, L’estate è finita
Sono i versi della solitaria poetessa di Amherst (Massachusetts). Come saprete, a 23 anni, Dickinson scelse una vita appartata per motivi tuttora non chiari. Un lungo e ostinato isolamento, un amore platonico, rarissimi viaggi, molti vestiti bianchi, l’amore per la natura, l’ossessione per la morte: la poetessa, una delle più più importanti del XIX secolo, nonostante la reclusione, ha parlato sia della quotidianità sia delle grandi battaglie della società.