AMICIZIE TRA SCRITTORI: THOMAS MANN E HERMANN HESSE

Thomas Mann (1875-1955) ed Hermann Hesse (1877-1962) furono grandi amici. Le loro lettere sono raccolte in un volume edizioni SE. Il legame si consolidò alla fine degli Anni Venti e si fondava su una forte stima reciproca, i due si leggevano a vicenda, si ammiravano ma anche giudicavano in modo schietto e proficuo. Amavano la letteratura tedesca entrambi, entrambi rimasero sconvolti dalla Germania nazista. Diversi per via dell’estrazione sociale – Mann era figlio dell’altra borghesia, Hesse di missionari evangelici – e per vena creativa, rimasero vicini, scambiandosi missive intense, che tuttavia mantennero una certa formalità. Parlavano dei loro rispettivi libri, di politica, si facevano gli auguri di compleanno.

Oggi è l’anniversario della nascita del grande Thomas Mann, autore di romanzi enormi come Buddenbrooks – Verfall einer Familie (1901) e La montagna incantata (1924). Nato a Lubecca il 6 giugno 1875, ha vinto il Premio Nobel nel 1929.

A Herman Hesse scrisse, un anno prima di vincere il Nobel:  È un onore per me aver ricevuto queste poesie la cui atmosfera, forse, non piacerebbe a tutti. Avevi ragione a pensare che avrebbero incontrato perfettamente il mio gusto personale. A proposito di Il lupo nella steppa: Ho sempre più difficoltà in materia di letture: la maggior parte delle cose che leggo mi lascia indifferente. Il lupo della steppa invece mi ha fatto riscoprire, dopo tanto tempo, che cosa significhi leggere.

Ma non solo dibattiti letterari, Hesse infatti parla di politica, è il 1936: Continuo a ritenere che l’intera vita e l’intera umanità non debbano venire sempre politicizzate, e mi difenderò fino all’ultimo respiro per non farmi a mia volta politicizzare. Dovranno pur esistere anche persone disarmate da poter uccidere! Io appartengo a questa parte dell’umanità e non concorderò mai con gli Schwarzschild che considerano la poesia meno importante e necessaria dei partiti politici e della guerra.

Quando Hesse compì 75 anni, Thomas Mann gli scrisse: Arrivederci, caro vecchio compagno di strada in questa valle di lacrime, nella quale a entrambi è stata concessa la consolazione dei sogni, del gioco e della forma.