DOMANI COMINCIA TORINO SPIRITUALITÀ
Il gran giorno è arrivato, noi lo aspettavamo da quando abbiamo cominciato a lavorare al nuovo tema e programma di questa XIV edizione. Dal 26 al 30 settembre, dialoghi, lezioni e letture intorno a obiezione ferma, gentile ma irriducibile, pronunciata a gran voce o silenziosamente, per esprimere il proprio dissenso contro l’opacità dei tempi: Torino Spiritualità, quest’anno, è PREFERISCO DI NO.
Perché?
Perché dice preferisco di no chi crede che il dolore di un altro essere umano non sia diverso dal proprio, e davanti alle violazioni di dignità e diritti reagisce come limatura di ferro davanti a un magnete: non resta dov’è, perché la sostanza stessa di cui è fatto gli impone di ridurre la distanza, di prendere parte. Ma dice preferisco di no anche chi sa rimanere al suo posto, perché in alcuni casi il no può essere una zavorra preziosa, provvidenziale, che trattiene dall’accodarsi al gregge o dal mettersi a ringhiare con il branco.
I primi due a dire di no, a prender parte, a raccontare, sono Asha Phillips, autrice di I no che aiutano a crescere (Feltrinelli), long-seller internazionale, elebre analisi del concetto e prassi del rifiuto nel rapporto genitori-figli, e Gino Strada, il medico chirurgo a da 25 anni in prima linea con Emergency.
La lezione di Asha Phillips Il no che unisce è mercoledì 26 settembre, ore 18.30 nella Chiesa di San Filippo Neri, che da molti anni ospita l’inaugurazione del festival. È la prima a prendere parola, per gettare una luce nuova e diversa sul minuto avverbio protagonista del festival. Infatti, l’atto di dire no, spesso associato all’egoismo, all’esercizio della forza, all’immagine di una barriera che impedisce ogni legame, può essere invece una grande occasione per concedersi una pausa e non agire sull’onda di impulsi, perfezionismi e abitudini, o perché schiacciati dalla pressione del mondo. Opporre un no agli automatismi – secondo Asha Phillips – è un modo per dare spazio al momento presente, concederci la possibilità di riflettere su quanto abbiamo di fronte e scegliere una risposta che sia veramente nostra. Solo così tesseremo la trama di un impegno autentico, verso noi stessi e verso gli altri. Prima della lezione, la studiosa guida i presenti in una breve pratica di raccoglimento e focalizzazione.
La seconda voce del festival è Gino Strada, medico chirurgo che porta assistenza alle vittime di conflitti e povertà. Gran parte della vita spesa lungo i fronti di tutto il mondo gli impediscono di rassegnarsi alla guerra e alla diseguaglianza. Verso una nuova resistenza è il titolo della seconda lezione inaugurale, mercoledì 26 settembre, ore 21 al Teatro Carignano appello a non chiamarsi fuori, a non distinguere il mondo tra mio e tuo, perché ignorare la sofferenza di un uomo è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi. L’incontro è in collaborazione con Emergency Gruppo di Torino.
Entrambi gli appuntamenti sono ingresso libero fino a esaurimento posti. A partire da un’ora prima verranno distribuiti tagliandi, uno a persona, che consentono di entrare. Gli Amici di Torino Spiritualità possono prenotare un posto in sala.
Scopri tutto il programma su torinospiritualita.org