CECI N’EST PAS UNE HISTOIRE D’AMOUR, RENÉ MAGRITTE E GEORGETTE BERGER
Ma in realtà lo è, una bellissima storia d’amore.
René Magritte, uno dei più grandi artisti del Novecento, ha interpretato la pittura in modo originalissimo, aderendo al Surrealismo di cui è uno dei massimi rappresentanti. Nacque in Belgio, a Lessines, 21 novembre 1898, ed è chiamato il saboteur tranquille, perché capace di insinuare dubbi sul reale rappresentando il reale stesso, alludendo al suo mistero infinito.
Bombette galleggianti nel cielo di una città, corpi fluttuanti, uomini con testa di pesce, e quella famosa pipa, che poi non è una pipa: tutti ce le ricordiamo. Ma parliamo di Magie noir, tra i suoi quadri più famosi, in cui troviamo la silhouette magnifica di una donna fusa col cielo. Si tratta di Georgette, modella e musa di Magritte, di cui vi parliamo oggi, donna bellissima che l’artista conobbe nel 1913, quando lui aveva solo 15 anni e lei 12. È la Grande Guerra ad allontanarli, lui va a studiare a Bruxelles per studiare all’Accademia di Belle Arti. Ma nel 1920 si incontrano di nuovo, e scocca di nuovo la scintilla di un amore nato nell’adolescenza. Georgette lavora in un negozio di materiali per dipingere, nel 1922 si sposano.
Nelle tumultuosa Europa dei primi del Novecento i due vivono da artisti, lei, con il suo volto squisito e la sua figura dolcissima, posa per innumerevoli quadri di Magritte, diventando la sua musa. Innamorato, l’artista, raffigura e trasfigura Georgette, rimanendo fedele a quella donna, conosciuta da bambina.