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10 FRASI TRATTE DA “OPINIONI DI UN CLOWN” DI HEINRICH BÖLL

Heinrich Böll, tra i massimi esponenti della letteratura tedesca del dopoguerra, è nato a Colonia il 21 dicembre 1917. Premio Nobel per la letteratura nel 1972, ha scritto un libro che nel 1963, alla sua uscita, suscitò grandi polemiche perché, quel clown del titolo, con le sue pantomime teatrali, telefonate e incontri, accusa ferocemente l’opulenta società della Germania occidentale, che sembra aver smarrito ogni valore. Vi proponiamo in lettura 10 frasi tratte da Opinioni di un clown.

1.
La gente ricca riceve molti più regali di quella povera; e quello che deve proprio comprare, lo ha sempre molto più a buon prezzo.

2.
C’è una bella parola: niente. Non pensare a niente. Non al Kanzler né al Katholon, pensa al clown che piange nella vasca da bagno, mentre il caffè gli gocciola sulle pantofole.

3.
Neppure il demonio riesce ad avere gli occhi d’Argo che hanno i vicini di casa.

4.
Solo che io non sono affetto soltanto da malinconia, mal di testa, indolenza e dalla mistica facoltà di sentire gli odori per telefono. Il più terribile dei miei mali è la predisposizione alla monogamia; c’è una sola donna con cui posso fare tutto quello che gli uomini fanno con le donne: Maria. E da quando lei se n’è andata, vivo come dovrebbe vivere un monaco, con la differenza che io non sono un monaco.

5.
Ero così disperatamente infelice che non riuscivo più nemmeno a piangere.

6.
Vi sono dei limiti oltre i quali l’idiozia dovrebbe essere controllata.

7.
Quando sono ubriaco, sulla scena eseguo senza precisione dei movimenti che solo la precisione giustifica e cado nell’errore più penoso che un clown possa fare: rido delle mie stesse trovate.

8.
Gli atei annoiano perché parlano sempre di Dio.

9.
Aggrapparsi al passato è ipocrisia, perché nessuno conosce gli attimi di cui è fatta.

10.
Gli artisti e le donne sono esseri che meglio si adattano ad essere sfruttati.