SCRIVERE COME DAVID BOWIE, LA TECNICA DEL CUT-UP

L’8 gennaio è il compleanno di un vero mito, David Bowie, nato nel 1947. E allora lo ricordiamo raccontandovi qualcosa che forse non sapete. Erano gli Anni 70, la metà degli Anni 70, e il musicista venuto dalle stelle aveva appena riempito un sacco di fogli con nuove canzoni. Poi, a un certo punto, tirò fuori un paio di forbici per ritagliare le parole in tanti frammenti e infine ricomporle. Si chiama tecnica del cut-updécoupé in francese, un modo riorganizzare un testo e farne uno nuovo. Non è il solo artista ad averne fatto ricorso, questa tecnica letteraria è stata resa celebre da uno scrittore, William S. Burroughs, tra la fine degli Anni 50 e l’inizio degli Anni 60.

E David Bowie non è il solo musicista ad aver usato il cut-up. Tra gli altri estimatori si annoverano Kurt Cobain, Bob DylanThom YorkeIggy Pop, tutte rockstar leggendarie conosciute per i loro testi poetici, veri talenti della parola.

Quindi, per provare la tecnica del cut-up, bisogna innanzitutto riempire un foglio di frasi o parole, in prosa o poesia. Quindi prendere delle forbici e cominciare a ritagliare, in modo spietato, riga per riga, azzerando tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Ricomporre poi nuove frasi dal mucchietto di ritagli è la vera scoperta.

Quando i Radiohead stavano lavorando al loro meraviglioso Kid A, si racconta che Thom Yorke abbia scritto i testi dell’album tirando fuori le frasi da un cappello. È incredibile quanto il caso possa dare senso a parole apparentemente casuali. Ma per quanto riguarda David Bowie possiamo proprio vederlo in azione, in una clip datata 1975 del documentario Cracked Actor.