DONNE STRAORDINARIE CHE DEVI CONOSCERE

Oggi è l’8 marzo, la festa delle donne. Così abbiamo pensato di raccontarvi qualcosa su cinque donne che per le donne hanno fatto e continuano a fare molto.

Simone De Beauvoir
Nel suo libro Il secondo sesso ha analizzato come la società inventa le sue donne, non uguali agli uomini. Scrive che donne non si nasce, si diventa, e questo diventare donne è condizionato dalle definizioni, etichette, regole che gli altri, gli uomini, la società, hanno costruito nel corso della storia.

In seno alla famiglia la donna è apparsa al bambino, al giovane, rivestita della stessa dignità sociale degli adulti maschi; in seguito il giovane ha sperimentato nel desiderio e nell’amore la resistenza, l’indipendenza della donna desiderata e amata: marito, rispetta in lei la sposa, la madre e nell’esperienza concreta della vita coniugale ella si afferma di fronte a lui come una libertà. E lui può dunque farsi la convinzione che non esista più gerarchia sociale tra i sessi e che, grosso modo, attraverso le differenze, la donna sia una uguale.

Hélène Cixous
Scrittrice, critico letterario e poeta, Hélène Cixous è famosa per le sue analisi sull’inconscio, la bisessualità e la “scrittura femminile”. Le Rire de la Méduse è il suo saggio più famoso, vero stimolo per le donne a prendere sul serio se stesse e il proprio intelletto. Considerato una lettura difficile anche in francese, Cixous è nota per l’utilizzo di giochi di parole che utilizza per esplorare la lingua e il genere.

Naomi Wolfe
Il suo libro più famoso è Il Mito della Bellezza, uscito nel 1991 e oggi fuori catalogo. È uno dei 70 libri più influenti del 20° Secolo secondo il New York Times, spiega con dati, fatti e statistiche, come la bellezza sia un costrutto creato dagli uomini e approvato da generazioni di uomini e donne. È una manipolazione tesa a minare l’autostima di entrambi i sessi.

Più le donne superano ostacoli legali e materiali, più severo, pesante
e crudele diventa il peso delle immagini di bellezza che ci pendono sul
capo. Nel passato decennio, le donne hanno creato una frattura nella
struttura del potere; allo stesso tempo, i disturbi dell’alimentazione
hanno aumentato la propria incidenza in maniera esponenziale e il
settore della chirurgia estetica è cresciuto rapidamente; la pornografia
è diventata la categoria mediatica più richiesta, ancora prima di
venire legittimata (??), e 33mila donne Americane rispondono ai
ricercatori che che preferirebbero perdere da 5 a 7 kg più che
raggiungere qualsiasi altro obiettivo. Più donne possiedono più denaro
e potere e opportunità e riconoscimenti legali di quanto sia mai
successo in precedenza; ma in termini di come ci sentiamo con noi
stesse fisicamente, potremmo realmente sentirci peggio rispetto alle
nostre nonne ancora non liberate dal femminismo.

Doris Lessing
Nel 1946, incinta del terzo figlio, scrive il primo romanzo L’erba canta – contro la segregazione razziale in Rhodesia – e lo pubblica nel 1949. Negli anni Settanta la produzione di Doris Lessing si sposta dalla condizione sociale dell’individuo alla condizione mentale delle donne e degli uomini che vivono in una società tecnologicamente avanzata: Discesa all’inferno, Memorie di una sopravvissuta e Summer Before the Dark esplorano il confine tra la normalità e la follia e lo sviluppo di facoltà extrasensoriali.

Tutti noi ricordiamo quel tempo. Non fu diverso per me da quel che fu per gli altri. Eppure, continuiamo a raccontarci in ogni particolare gli eventi che abbiamo condiviso, e ripetendo, ascoltando, è come se dicessimo: «Fu così anche per te? Allora è vero, fu proprio così, deve essere stato così, non era un mio sogno». Concordiamo o discutiamo come persone che hanno visto creature straordinarie durante un viaggio: «Hai visto quel grosso pesce azzurro? Ah, quello che hai visto tu era giallo!»

Andrea Dworkin
Femminista radicale, e attivista famosa per la sua audacia, ha scritto le cose che molte donne hanno solo pensato. Con il suo libro Woman Hating: A Radical Look at Sexuality (1974), ha rivoluzionato la visione del femminismo, e ha promesso di vivere e morire se necessario per le donne. Leggenda del femminismo,  studiosa, critica letteraria, teorica politica, poeta, romanziera e attivista, ha imposto nel dibattito il tema della violenza maschile, e per tutta la sua vita adulta è stata in prima linea con le persone vittime di violenza.

Roxane Gay
La storia vera di Roxane è quella di una dodicenne annientata dalla vergogna dello stupro, comincia a  mangiare, mangiare, mangiare. A barricarsi in un corpo che diventa ogni giorno piú inespugnabile dagli sguardi maschili, una fortezza dove nessuno sarà piú capace di raggiungerla. Quella di Roxane Gay è la storia di un desiderio insaziabile, di battaglie sempre perse contro un corpo ammutinato, di una lotta contro una cultura che spinge le donne a odiarsi se non corrispondono alle aspettative. Ma la fame di Roxane Gay è anche il motore della sua fenomenale spinta creativa e della sua sulfurea personalità. Oggi è un’intellettuale, attivista e scrittrice, una delle voci più rispettate della sua generazione. Soprattutto una donna che ha trovato le parole per raccontare la propria storia.

Vivo in questo corpo ribelle da oltre vent’anni. Ho tentato di farci la pace. Ho tentato di amarlo o almeno tollerarlo in un mondo che lo disprezza e basta. Ho taciuto la mia storia in un mondo che presume di conoscere il perché del mio corpo, o di qualsiasi corpo grasso. Ora ho scelto di non tacere più.Â