SIMONE DE BEAUVOIR

TUTTE LE PAROLE SEMBRANO STUPIDE. SIMONE DE BEAUVOIR SCRIVE A NELSON ALGREN

Simone De Beauvoir, nella sua vita, non ha amato solo Jean Paul Sartre. Il loro era di certo un rapporto elettivo, ma fatto anche di tradimenti e di fughe. Di Nelson Algren, Simone si innamorò, era il 1947 e si trovava negli Stati Uniti, precisamente a Chicago. I due si scrissero svariate lettere, durante e dopo il loro rapporto, che testimoniano una passione autentica. L’urgenza e il desiderio di continuare ad avere un legame, nonostante la separazione.

Ho perduto il mio amore ed è stato (è) doloroso, ma non perderò te. Mi hai dato così tanto, Nelson, quello che mi hai dato ha significato così tanto che non potrai mai riprendertelo. E allora la tua tenerezza e amicizia erano così preziose per me che io posso ancora sentirmi piena di affetto e felice e fortemente grata quando ti cerco dentro di me. Spero che questa tenerezza e amicizia non mi abbandoneranno mai, mai.

Sono più a mio agio nella tristezza secca piuttosto che nella rabbia fredda, per questo finora sono rimasta con gli occhi secchi, come quelli di un pesce affumicato, ma il mio cuore all’interno è una specie di crema pasticcera sporca e morbida.

Non sono triste. Piuttosto stordita, molto distante da me stessa, e non credo davvero che ora tu sia così lontano, così lontano, tu così vicino. Voglio dirti solo due cose prima di partire, e poi non parlerò più di questo, te lo prometto. Prima di tutto, spero tanto, voglio e ho così tanto bisogno di vederti di nuovo, prima o poi. Ma, per favore, ricorda che io non ti chiederò mai più di vederti – non per orgoglio perché, come sai, con te non he no mai avuto, ma il nostro incontro significherà qualcosa solo quando sarai tu a desiderarlo. Perciò aspetterò. Quando lo desiderai, dovrai solo dirlo. Non darò per scontato che tu mi ami di nuovo, nemmeno che tu voglia venire a letto con me, e non dobbiamo stare insieme per tanto tempo – solo come senti, e quando senti. Ma sai che io sempre desidererò che tu me lo chieda. No, non posso pensare che non ti vedrò ancora

Per quanto riguarda me, è sconcertante dire queste cose e me ne vergogno, ma è la sola vera verità: ti amo così tanto come quando sono atterrata tra le tue braccia deluse, cioè con tutta me stessa e con tutto il mio sporco cuore: non posso fare di meno. Ma questo non ti disturberà, mio dolce, e non scrivermi lettere per un qualsiasi tipo di dovere, scrivi solo quando te la sentirai, sapendo che ogni volta mi renderei felice.

Tutte le parole sembrano stupide. Tu sembri così vicino, così vicino, permetti anche a me di venirti vicino. E permettimi, come in passato, permettimi di tenerti nel mio cuore per sempre.